venerdì, Novembre 22, 2024
AlimentazioneAmbiente

Trasformare i sistemi agroalimentari per accelerare il contrasto ai cambiamenti climatici

Il World Food Forum ai apre con questo forte appello. Facendo leva sul potere dei giovani, degli investimenti e dell’innovazione, l’evento della durata di una settimana mira a forgiare nuovi percorsi verso un futuro più sostenibile, resiliente, inclusivo e libero dalla fame

Il Forum mondiale dell’alimentazione (WFF) 2023 ha preso il via oggi con una dinamica cerimonia di apertura presso la sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) a Roma. L’evento di punta, una vivace piattaforma globale che unisce persone di tutti i ceti sociali e settori, è dedicato a rimodellare il futuro dei sistemi agroalimentari.

“Siamo tutti qui per accelerare, amplificare e scalare le trasformazioni di cui il mondo ha bisogno in questo momento”, ha detto il Direttore Generale della FAO QU Dongyu, sottolineando che creando sistemi agroalimentari efficienti, inclusivi, resilienti e sostenibili è possibile accelerare i progressi per mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici.

Con il tema generale del Forum “La trasformazione dei sistemi agroalimentari accelera l’azione per il clima“, il Forum vedrà nel corso della settimana una vasta gamma di esperti, changemaker dedicati e leader visionari provenienti da vari settori e intergenerazionali. Il WFF mira ad affrontare le questioni urgenti che circondano i sistemi agroalimentari e a forgiare nuovi percorsi verso un futuro più sostenibile, resiliente, inclusivo e libero dalla fame.

“La trasformazione dei sistemi agroalimentari deve essere una parte centrale della soluzione climatica globale”, ha sottolineato Qu.

L’evento di punta del WFF comprende il Forum Globale della Gioventù del WFFLe Forum FAO per la Scienza e l’Innovazione E la Forum FAO per gli investimenti Hand-in-Hand, sostenendo la necessità di un dialogo intergenerazionale tra i leader e i partner dei sistemi agroalimentari.

Riflettori puntati sull’azione collettiva

La cerimonia di apertura di oggi è stata un’importante dimostrazione di unità, sottolineando l’impegno globale nell’affrontare le sfide legate ai sistemi agroalimentari e alle crisi climatiche. L’evento è stato caratterizzato da discorsi stimolanti di leader influenti e giovani attivisti che hanno sottolineato l’urgenza della situazione e la necessità di un’azione collettiva.

Gli ospiti di alto livello hanno espresso il loro sostegno ai tre pilastri del Forum mondiale sull’alimentazione e hanno ribadito l’impegno dei loro paesi per la trasformazione dei sistemi agroalimentari.

Edmondo Cirielli, Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dell’Italia, paese ospitante della FAO, ha sottolineato che la sicurezza alimentare è una sfida globale significativa e che sono necessarie soluzioni trasformative e innovative per affrontarla. Ha riconosciuto l’importanza di coinvolgere i giovani, il settore privato, la scienza e la tecnologia nella trasformazione sostenibile dei sistemi agroalimentari e ha affermato che sono priorità per l’Italia e che il governo mira a promuoverle come tema chiave durante la sua presidenza del G7.

Re Letsie III del Lesotho ha affermato che la sua nazione è un paese senza sbocco sul mare con lotte agricole che attualmente affronta molte sfide e ha sottolineato la necessità di una trasformazione dei sistemi agroalimentari nazionali, in particolare per migliorare la produttività dei piccoli agricoltori e ridurre l’insicurezza alimentare. Ha espresso la speranza che iniziative della FAO come la Hand-in-Hand possano facilitare il dialogo politico e attrarre investimenti privati.

Il principe Hassan bin Talal del Regno hascemita di Giordania ha sottolineato l’importanza di affrontare la povertà multidimensionale e la fame infantile e ha suggerito che è giunto il momento di sviluppare “un’intelligenza virtuosa” per affrontare queste pressanti sfide globali. Ha anche sottolineato il potenziale della Giordania di fungere da hub regionale per la sicurezza alimentare e la condivisione delle conoscenze, chiedendo soluzioni più localizzate e specifiche per regione e con un’attenzione particolare alla conservazione della dignità umana nell’affrontare questi problemi.

Michael D. Higgins, presidente dell’Irlanda, ha chiesto un cambiamento fondamentale nel modo di pensare, che vada oltre il semplice adattamento dei modelli esistenti a nuove pratiche agricole più sostenibili ed ecologicamente valide, come l’agroecologia. Il Presidente ha inoltre sottolineato l’importanza di affrontare le cause strutturali dell’insicurezza alimentare, concentrandosi su dove e come viene prodotto il cibo e sul ruolo dei diversi sviluppi agricoli, in particolare nelle regioni in cui l’insicurezza alimentare è caratterizzata.

Faustin-Archange Touadéra, Presidente della Repubblica Centrafricana, ha sottolineato le sfide poste dai conflitti, dagli shock climatici, dalle tensioni geopolitiche e dalla rapida crescita della popolazione nello sviluppo agricolo. Ha fatto appello alla solidarietà internazionale per migliorare il sistema delle sementi, la meccanizzazione, la conservazione degli alimenti, le catene del valore e lo sviluppo delle risorse umane.

Abdul Latif Rashid, presidente dell’Iraq, ha sottolineato l’importanza storica dell’acqua e dell’agricoltura, sottolineando l’importanza di risolvere le questioni legate all’acqua. Ha sollecitato un’azione collettiva per migliorare la gestione dell’acqua, la condivisione delle informazioni e la cooperazione globale per raggiungere la sicurezza idrica e mitigare le crisi legate all’acqua, sottolineando il legame tra sicurezza idrica e sicurezza alimentare.

Kassim Majaliwa, Primo Ministro della Repubblica Unita di Tanzania, ha parlato dei risultati agricoli della nazione, tra cui oltre due decenni di autosufficienza superiore al 100% nella produzione alimentare. Ha sottolineato l’impegno della Tanzania a migliorare le relazioni con la FAO e altri partner per garantire la sicurezza alimentare, lo sviluppo economico e la sostenibilità ambientale.

Lyonchhen Dr. Lotay Tshering, Primo Ministro del Regno del Bhutan, ha evidenziato le riforme e gli sforzi agricoli della nazione, tra cui un progetto di piantagione di alberi da frutto sotto il comando reale per migliorare la nutrizione e i redditi. Ha anche chiesto una collaborazione globale per garantire la sicurezza alimentare e ha sottolineato la necessità di resilienza contro il cambiamento climatico e pratiche agricole sostenibili, sottolineando l’importanza di iniziative come la FAO Hand-in-Hand per sradicare la fame e la povertà.

Jutta Urpilainen, Commissaria europea per i partenariati internazionali, ha sottolineato il ruolo dei giovani nel guidare verso un futuro più equo, più verde e più sostenibile. Ha affrontato l’urgenza di riparare i sistemi alimentari globali per combattere l’insicurezza alimentare e la fame, riducendo al minimo le emissioni di gas serra.

L’evento è stato caratterizzato anche da esibizioni musicali e di danza di giovani artisti provenienti da Liberia, Malesia, Perù e Zimbabwe.

I tre pilastri

Il World Food Forum 2023, a testimonianza del potere della collaborazione intergenerazionale e della creatività, organizzerà eventi nell’ambito dei suoi tre pilastri interconnessi:

Forum Globale della Gioventù del WFF: Il forum dei giovani si concentrerà sulla partecipazione attiva delle giovani generazioni, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nel plasmare il futuro. Mira a responsabilizzare e coinvolgere i giovani nella missione di trasformare i sistemi agroalimentari e combattere il cambiamento climatico. Quest’anno il Forum della gioventù includerà in parallelo il Forum Mondiale della Gioventù Indigena delle Nazioni Unite (UNGIYF), che si celebra ogni due anni.

Forum FAO per la Scienza e l’Innovazione: Gli esperti di tutto il mondo si riuniranno per condividere le ultime ricerche e le soluzioni innovative alle sfide che i sistemi agroalimentari devono affrontare. Le nuove tecnologie per affrontare e adattarsi ai cambiamenti climatici saranno al centro dell’attenzione.

Forum FAO per gli investimenti Hand-in-Hand: questo forum è dedicato alle discussioni sulle strategie di investimento e sui meccanismi di finanziamento per progetti e iniziative che promuovono sistemi agroalimentari sostenibili e resilienti. Ha lo scopo di garantire che vengano stanziate risorse adeguate per raggiungere gli obiettivi prefissati durante l’evento.

Nel corso della settimana, i partecipanti si impegneranno in dialoghi significativi, workshop e discussioni in vari settori, tra cui politica, scienza, innovazione, istruzione, cultura e investimenti. Questi scambi mirano a catalizzare l’azione, creare un impatto duraturo e accelerare i progressi a livello locale, regionale e globale.

Mostre creative e informative

Dopo la cerimonia, il Direttore Generale della FAO ha anche inaugurato le mostre del Forum Mondiale dell’Alimentazione presso la sede della FAO. Una serie di stand specializzati dedicati ai giovani, alla cultura, agli investimenti, alla scienza e all’innovazione, mostreranno display creativi e informativi durante la settimana.

Tra gli altri, ci sarà uno stand per toccare con mano come le tecniche nucleari e le biotecnologie vengono utilizzate nell’alimentazione e nell’agricoltura; una mostra per uno strumento per l’impronta di carbonio e l’impronta idrica; una mappa del mondo interattiva che mostra la portata e l’importanza dei progetti Hand-in-Hand; un’esposizione visiva di sementi e colture di biodiversità; una dimostrazione di cibo e conoscenza dei popoli indigeni; una bici alimentata dal caffè per mostrare quanta energia ci vuole per fare colazione; una postazione di realtà virtuale per conoscere l’impollinazione e la biodiversità e la formazione sulle soft skills; quiz interattivi e video display; e un gioco di simulazione per la governance anticipatoria del clima e l’agroalimentare resiliente ai cambiamenti climatici.

L’area espositiva ospiterà anche diversi eventi e il lancio di iniziative innovative per trasformare i sistemi agroalimentari.

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