Uguali come due gocce d’acqua? Nulla di più sbagliato!
Insieme a Gabriella Belisario, profonda conoscitrice delle caratteristiche distintive delle acque minerali presenti sul nostro territorio, “mediaquattro.it” ha intrapreso un viaggio conoscitivo tra le varie “etichette” presenti sul mercato. Un percorso nel quale, insieme all’elemento principe della nostra vita, sono stati coinvolti anche gli altri due che caratterizzano uno specifico territorio: il cibo e il vino.
È in questo brevissimo flash che è racchiusa l’anima del tour delle “Acque dei Cesari” (e, in prospettiva, non sole quelle), la sua proposta e la sua diversità. In programma, una serie di appuntamenti che ambiscono ad essere molto più di un semplice laboratorio del gusto, ma un vero e proprio esperimento sociale volto a restituire agli ospiti delle case di riposo e dei centri anziani il piacere della riscoperta e del risentirsi parti attive nella ricostruzione delle nostre tradizioni regionali.
Ad essere proposto, un racconto che fa rivisitare i mondi delle eccellenze dell’acqua, del cibo e del vino, sul filo dell’incontro e del convivio pacato, senza provvisorietà.
La cultura idrologica è nel DNA degli italiani, e in questo senso siamo figli degli antichi Romani e comunque siamo cultori della passione del bere bene che il mondo prende ad esempio. Un vero e proprio made in Italy della natura poco conosciuto e quasi osteggiato a fronte di una ricchezza di sorgenti unica nel panorama europeo. Un monumento liquido attraverso il quale possiamo conoscere un territorio e chi lo ha abitato.
Si fa presto a dire “acqua minerale”
Le etichette oggetto delle diverse degustazioni rappresentano in linea diretta i testimonial di un gusto che attraversa i secoli inalterato, di una storia antica da ricostruire e di una recente da valorizzare.

Prima degustazione: le “Acque dei Cesari”
Il primo “round” ha visto quali protagoniste alcune delle cosiddette “Acque dei Cesari”, cioè quelle provenienti da fonti già conosciute al tempo degli antichi Romani, alle quali si è aggiunta un’acqua – anch’essa conosciuta da secoli e secoli – che sgorga da una sorgente particolare in Sardegna.

Gabriella Belisario, 30anni di studi sulle acque minerali
È suo, anche se poi è stato copiato in varie parti del mondo, il sistema di classificazione delle acque minerali, frutto di un pluridecennale affinamento del metodo iniziale, Ma quel che conta, per lei, è che tra la gente rimanga viva la traccia storica di quello che definisce un autentico “monumento liquido”.

La “Casa dei Nonni” teatro di una rinascita
Insolita ma anche straordinaria la “location” della degustazione dedicata alle acque minerali organizzata da mediaquattro.it. E non solo perché la “esperta”, Gabriella Belisario, risiede da un po’ di tempo in questa struttura nella campagna viterbese, ma soprattutto perché l’intento principale è stato quello di coinvolgere nell’esperimento anche gli altri ospiti della Casa, per farli tornare ad essere protagonisti di un momento speciale e per fare tesoro – parlando di tradizioni locali – della loro indiscutibile esperienza.

Dalla Moldavia con amore…e con tante ricette
Ad accompagnare la degustazione delle varie “Acque dei Cesari”, alcuni semplici assaggi preparati dalla cuoca della struttura che ha ospitato l’evento: Irina Zadisvili, originaria dell’Est europeo e ormai da vari anni residente in Italia. Grande cura e attenzione nel seguire la tradizione italiana e in particolare laziale, ma senza dimenticare i piatti tipici del suo Paese natale.
