Il vino è salvo: passa l’emendamento Ppe, niente bollino nero
Con 381 e 386 voti su 756 passano nell’aula di Strasburgo, raccogliendo consenso trasversale, gli emendamenti depositati dagli eurodeputati Herbert Dorfmann (Svp, Ppe) Iréne Tolleret (Renaissance, Renew) e Paolo De Castro (Pd, S&D) che scongiurano il pericolo di vedere bollino nero e riferimenti al cancro sulle etichette del vino. Il Parlamento Europeo chiarisce questa posizione anche nel testo finale, rimaneggiato, della relazione sul Piano di azione anti-cancro approvato quest’oggi che recita a chiare lettere: “C’è differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche e non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro”.
“La lotta al cancro – ha dichiarato l’onorevole Luisa Regimenti, medico, (FI) tra le sostenitrici dell’emendamento PPE – non deve conoscere sosta e il ruolo dell’Unione europea è fondamentale. È vero che l’abuso di alcol è causa del 3 per cento dei tumori e, come tale, va combattuto. Ma è cosa ben diversa dall’uso moderato. Tutti gli studi dimostrano che un bicchiere di vino ai pasti si associa ad una maggiore longevità e a un ridotto rischio di morte per malattie cardiovascolari e neurologiche”. Riferimento anche alla dieta Mediterranea che vede in un consumo moderato di vino un apporto salutare per l’organismo.