Cibo da strada sotto le stelle
Arriva a Marina di Cerveteri il Festival internazionale dello Street Food. Da venerdì tre giorni da leccarsi i baffi delizieranno i vacanzieri dell’hinterland romano. La manifestazione è patrocinata dal Comune.
di Barbara Civinini
Il maestro Federico Fellini diceva a proposito del cibo che la vita è una combinazione di pasta e magia. Una magia che si potrà riscoprire sotto le stelle sul litorale di Cerveteri, a Cerenova, dove approda per la prima volta il re dello Street Food con la sua carovana del gusto.
Dopo aver deliziato le piazze di mezza Italia, il Festival Internazionale dello Street Food, la più importante manifestazione del cibo da strada, che quest’anno raggiunge la sua quarta edizione, fa tappa nella frazione balneare etrusca, da venerdì 7 a domenica 9 agosto, in via Veio, angolo Angelucci. L’appuntamento è patrocinato dall’Assessorato alle Attività Economiche, che con queste iniziative intende rilanciare l’economia del territorio nel post lockdown.
In questo fine settimana, dice l’assessore Luciano Ridolfi, siamo orgogliosi di accogliere nella nostra città un marchio così importante e prestigioso. Saranno tre serate adatte alle famiglie, prosegue, che potranno trascorrere, proprio nel periodo più caldo delle vacanze estive, qualche ora spensierata, all’aria aperta, degustando prodotti di qualità e soprattutto in completa sicurezza. Sembrerà di girare il mondo pur rimanendo fermi nella nostra città, spiega Ridolfi.
Infatti, sarà dato ampio spazio a cucine e prodotti tipici degli angoli più svariati del pianeta, dai carretti di Hot Dog di New York, ai chioschi di Kebab di Istanbul alle creperie di Parigi. Il tutto, naturalmente, accompagnato da una buona birra artigianale di primissima qualità dei microbirrifici italiani ed esteri.
Il Festival andrà avanti fino a dicembre e toccherà più di 80 città italiane. La manifestazione è nata dall’idea dell’imprenditore torinese Alfredo Orofino di portare nelle piazze il cibo che generalmente non si ha modo di mangiare a casa, facendo gustare agli italiani i sapori di altri paesi, utilizzando solo alimenti di qualità. Ogni tappa è guidata dagli chef da marciapiede che difendono a testa alta le loro prelibatezze gastronomiche con l’obiettivo di diffondere la passione per la buona cucina da mangiare in piedi o seduti in panchina, magari all’ombra ristoratrice di un albero.
Purtroppo, gli effetti della pandemia si sono fatti sentire anche sulle quattro ruote, tanto che gli operatori del settore nel periodo dell’emergenza hanno lamentato una perdita pari a due miliardi di euro, oltre a un ulteriore danno di milioni di euro di merce invenduta, data in molti casi in beneficenza. Oltre il 10% degli esercenti non ce l’ha fatta ed è stato costretto a chiudere l’attività.
Una soluzione temporanea potrebbe essere il “delivery”, un modo per rimanere accanto a tutti i clienti anche con il distanziamento sociale, come riporta Street food news. E allora se è vero, come dice un antico proverbio cinese che mangiare è uno dei quattro scopi della vita, mentre nessuno mai ha saputo quali siano gli altri tre, per un giorno scopriamo, in sicurezza, il fascino dei cibi da strada, dimenticando la bilancia.