Embargo Russia: insoddisfacenti le misure Ue sugli aiuti
De Ponti: “Concordo con l’Assessore Fava: incomprensibile l’esclusione dei prodotti orticoli, fiore all’occhiello dell’export in Russia”
“Poca soddisfazione per gli ultimi provvedimenti Ue”. Così dichiara il Presidente di UNAPROA Ambrogio De Ponti, commentando le misure varate dalla Commissione europea in merito agli aiuti al settore ortofrutticolo colpito dall’embargo russo, che, pubblicate il 30 settembre sulla Gazzetta Ufficiale Ue, sono da subito in vigore.
“Condivido la preoccupazione di Gianni Fava – continua De Ponti, commentando le dichiarazioni espresse dall’Assessore regionale lombardo all’Agricoltura – . Le procedure di attivazione – spiega a proposito delle misure Ue – sono troppo complicate e rischiano di rendere inutile l’intervento, non consentendo di usufruire realmente degli stanziamenti formali. E poi resta incomprensibile l’esclusione dai benefici degli ortaggi di IV gamma e della cosiddetta I^ gamma evoluta. Non si capisce perché ci siano produzioni considerate figlie di un Dio minore, quando oltretutto sono in realtà tra le più colpite dal blocco, rappresentando il fiore all’occhiello dell’export ortofrutticolo in Russia”.
“Questa assurda lacuna – argomenta il Presidente di UNAPROA – rischia di penalizzare in modo irreparabile troppi produttori. Solo per quanto riguarda i nostri soci posso citare milioni di fatturato già contrattualizzato, di cui evidentemente nessuno vuole tenere conto. Da qui il nostro appello al ministro Martina – conclude De Ponti rivolgendosi al titolare del dicastero delle politiche agricole, alimentari e forestali -, affinché non lasci soli questi agricoltori e si imponga in Europa perché il sostegno dei provvedimenti Ue riguardi tutti i prodotti colpiti dall’embargo. Pena una ferita difficilmente rimarginabile”.