venerdì, Novembre 22, 2024
La quercia monumentale di Largo Almunecar
AgricolturaAmbiente

Salviamo gli alberi!

Il comune di Cerveteri è fra i pochi in Italia ad aver realizzato un censimento online del patrimonio arboreo presente sul proprio territorio. Il Catasto verde certifica un albero ogni 12 abitanti.

di Barbara Civinini

Secondo un detto dei nativi americani gli alberi sono le colonne del mondo, quando gli ultimi alberi saranno stati tagliati, il cielo cadrà sopra di noi. Forse sarà anche per questo che il comune dell’etrusca Cerveteri è fra i pochi in Italia ad aver realizzato un censimento online del patrimonio arboreo presente sul proprio territorio.

“Il percorso che ci ha portato a mettere un cartellino su ogni alberatura pubblica – spiega l’assessora all’Ambiente, Elena Gubetti – è iniziato qualche anno fa. Un risultato straordinario che oggi consente di conoscere con esattezza lo stato di salute degli alberi, programmando interventi di potatura e prevenzione”.

“Mentre i grandi del Pianeta riuniti nella Cop25 non sono stati capaci di sottoscrivere un accordo per salvare l’ambiente, noi sui territori che gestiamo – dichiara il sindaco Alessio Pascucci – abbiamo sentito il dovere di lasciare un’impronta, cogliendo l’appello delle nuove generazioni. A Cerveteri –  prosegue il primo cittadino – abbiamo appena terminato un progetto che prevedeva 1.800 nuove alberature grazie anche all’impegno di E.ON e intendiamo proseguire su questa strada”.

Il censimento delle aree verdi per i comuni sopra i 15 mila abitanti è previsto dalla legge per lo sviluppo degli spazi verdi urbani (10/13). Lo scopo della normativa, infatti, è proprio quello di realizzare un Catasto degli alberi, che registri e classifichi tutte le alberature: quelle monumentali, su aree scolastiche, nei giardini storici, a corredo del verde attrezzato, inclusi i filari stradali. Il Catasto delle alberature, fra l’altro, consente una più facile valutazione di stabilità degli alberi di alto fusto, attribuendo più agevolmente la “Classe di propensione al cedimento” con una forte riduzione di rischio per l’incolumità dell’uomo.

Il direttore generale di Multiservizi, Alberto Manelli – durante la presentazione ufficiale del Catasto – ha sottolineato l’impegno dell’azienda municipalizzata nella programmazione degli interventi di manutenzione del verde, che vengono diffusi anche tramite i canali social.

Gli alberi censiti corrispondono approssimativamente a un esemplare ogni 12 abitanti. La specie più diffusa è il pino domestico che rappresenta circa il 16% degli alberi censiti, ma ce ne sono anche altre rilevanti come l’eucalipto (15%), il pioppo nero e la robinia con il 9%, il leccio e l’ulivo con l’8%.

Nel mese di dicembre, fra l’altro, si è svolta la prima “marcia degli alberi”, in difesa del verde urbano, che è partita proprio da un luogo simbolico, quello della grande quercia di Largo Almunecar, cui hanno partecipato associazioni e famiglie.

ARSIAL ha donato a ogni partecipante una piccolissima quercia da custodire e coltivare che poi, dopo due anni, andrà ad arricchire il verde cittadino.

Scriveva Mario Rigoni Stern: Tra i rami dei grandi alberi mi sono arrampicato per guardare il cielo… con la loro frutta mi sono sfamato, con il loro legno mi sono riscaldato: a loro devo la mia vita…

Autore

  • Giornalista Pubblicista, esperta in tecniche sociali dell’Informazione, redattrice dell’Editrice cooperativa “Il Ventaglio”, addetta stampa delle cooperative pesca della Lega (ANCP), redattrice esterna della pagina agricola de “La Voce Repubblicana”, addetta alle Pari Opportunità del Gruppo di Specializzazione agroalimentare della FNSI, divenuto UNARGA, poi consigliere dell’ARGA Lazio, è stata direttrice responsabile della testata del Gruppo Archeologico di Volontari del territorio Cerite, “L’Aruspice”, per più di dieci anni. Dal 2001 è stata funzionario del Comune di Roma, per il quale ha ottenuto l’European Computer Driving Licence (ECD), e nel 2006 è stata nominata membro supplente per l’Amministrazione comunale della Commissione Pari Opportunità. Oggi in pensione anticipata, continua a coltivare la sua passione per il giornalismo e la scrittura come figlia d’arte. Suo padre, Sergio Civinini, noto giornalista dell’agroalimentare, scomparso prematuramente, è stato per innumerevoli anni vicepresidente dell’allora Associazione Stampa Agricola, Gruppo di Specializzazione della FNSI, oggi UNARGA.

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