Italia ospite d’onore al Salone Internationale dell’Agricoltura in Marocco
Il Siam (Salon International de l’Agriculture au Maroc) è il principale evento nel settore dell’agricoltura e dell’agribusiness, che rappresenta in Marocco il 14% del Pil nazionale
Comincia oggi a Meknès il Salone Internazionale dell’Agricoltura del Marocco (Siam), che per la sua XII edizione ha scelto l’Italia come ospite d’onore.
Oltre cinquanta le imprese italiane rappresentate in questo evento fieristico che vede coinvolte in primo piano per l’area Italia Veronafiere con Fieragricola e Ice, l’Istituto nazionale per il commercio estero.
I segmenti rappresentati nell’area tricolore spaziano dalla meccanica agricola alle energie rinnovabili, dalla zootecnia alle sementi, fino alla componentistica e alla nutrizione animale.
Ad attendere l’Italia e gli altri 65 Paesi attorno al tema “Agribusiness e catene di valore agricolo sostenibili” sono 17.000 m2 di spazio e fino a un milione di visitatori, se verrà ripetuto il record dell’anno scorso. Spazi espositivi, aree dedicate agli incontri B2B, ma anche conferenze e seminari fanno parte del programma della settimana del Siam.
Dall’Italia – ha detto il commissario generale del Siam, Jaouad Chami, in un’intervista all’Ufficio stampa di Fieragricola – il Siam ha aspettative relative agli apporti tecnici e ai materiali per ottimizzare l’uso delle risorse idriche, per garantire la conservazione del suolo, per promuovere la diversità delle culture e migliorare la produttività.
Per Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, “la consistente partecipazione conferma l’interesse delle imprese italiane nei confronti di mercati importanti come il Marocco, l’area del Maghreb e l’Africa . Già lo scorso anno, alla 112ª edizione di Fieragricola, i workshop del ‘Progetto Africa’, con i focus sul Nord Africa, l’Africa sub-sahariana e quella Australe, che furono organizzati direttamente da Veronafiere con la rete dei propri delegati in collaborazione con ICE, si rivelarono un successo e misero in luce il dinamismo del continente africano”.