Salute: Oms, sotto i 5 anni un bimbo su 4 muore per inquinamento
Con la pubblicazione dei due rapporti (“Inheriting a Sustainable World: Atlas on Childrens? Health and the Environment” e “Don’t pollute my future! The impact of the environment on children’s health”), l’obiettivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è trasmettere il messaggio che la riduzione dei fattori ambientali di rischio potrebbe evitare questi decessi
Ogni anno l’esposizione all’inquinamento uccide 1,7 milioni di bambini con meno di 5 anni, praticamente un quarto di tutti quelli che muoiono. Sono cifre-choc che arrivano dall’Organizzazione Mondiale della sanità (Oms), che ha trovato la relazione tra questi decessi e i rischi ambientali: l’inquinamento dell’aria, l’esposizione a prodotti chimici, la mancanza di pulizia e igiene. L’Oms sottolinea infatti che il sistema immunitario più debole e in via di formazione rende i bambini più vulnerabili ai fattori inquinanti e che circa un quarto dei decessi di bambini sotto i 5 anni avvenuti nel 2012 avrebbero potuto essere evitati riducendo i rischi ambientali.
L’esposizione all’aria inquinata è pericolosa anche durante la gravidanza perché aumenta il rischio di nascite premature. I neonati e i piccoli in età prescolare esposti all’inquinamento, tanto nelle proprie case che all’aperto, sono a più alto rischio di contrarre polmonite o malattie respiratorie croniche. Ma quando si è esposti a un ambiente inquinato cresce anche significativamente la probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari, cancro o infarto.
“Un ambiente contaminato è un ambiente letale, in modo particolare per i bambini”, ha detto la direttrice generale dell’Oms, argaret Chan. “Gli organi e il sistema immunitario in via di sviluppo, l’organismo e le vie respiratorie più piccoli, li rendono particolarmente vulnerabili all’acqua e e all’aria sporca”.