Presentata l’assicurazione Ricavi Grano
Il ministro delle Politiche Agricole Martina sottolinea come l’Italia sia la prima nazione nella Ue a sperimentare questa nuova orma di tutela del reddito degli agricoltori
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stata presentata questa mattina a Roma dal Ministro Maurizio Martina, e per Ismea dal Presidente Enrico Corali e dal Direttore generale Raffaele Borriello, la prima assicurazione sui ricavi per il settore cerealicolo. Si tratta di uno strumento sperimentale e innovativo per la gestione del rischio per i produttori di grano duro e tenero.
Come funziona
Un produttore agricolo di grano oggi può sottoscrivere la polizza ricavo, pagando un premio alle assicurazioni che viene coperto per il 65% dall’agevolazione del Ministero. Nel caso il ricavo scenda del 20% rispetto alla media triennale del ricavo per ettaro, l’agricoltore riceverà dalla compagnia assicurativa un indennizzo per la perdita di reddito.
Per avviare la sperimentazione è prevista anche la riassicurazione di Ismea, in modo da offrire alle compagnie assicurative una forma di protezione da eventuali perdite in questa prima fase di lancio delle polizze. Questa polizza è aggiuntiva rispetto alle garanzie tradizionali contro le avversità come gelo, siccità alluvione o eccesso di neve, grandine o sbalzi termici.
“Saremo i primi in Europa – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – a sperimentare un’assicurazione sui ricavi per i produttori di grano. Si tratta di uno strumento concreto di tutela del reddito per gli agricoltori e risponde in maniera più efficace all’esigenza di proteggere le aziende rispetto al passato. In particolare in una produzione come quella cerealicola, esposta a fluttuazioni di mercato e all’influenza di variabili internazionali, diventa fondamentale che le imprese possano programmare meglio la produzione e avere un meccanismo di protezione in caso di crollo del prezzo. Lo abbiamo visto quest’anno quando le quotazioni sono scese fino a 18 centesimi al chilo. Un prezzo che non consente nemmeno di recuperare i costi di produzione. Con l’assicurazione ci sarebbe stato un indennizzo immediato rispetto a queste perdite. È uno strumento sperimentale nel quale vogliamo investire e per questo abbiamo stanziato 10 milioni di euro che serviranno ad agevolare la sottoscrizione da parte dei nostri agricoltori. Allo stesso tempo andiamo avanti per rafforzare i rapporti nella filiera grano pasta, attraverso il sostegno ai contratti di filiera inseriti nel Piano cerealicolo nazionale e puntando alla massima informazione dei consumatori con l’origine della materia prima in etichetta”.
Facendo un esempio concreto rispetto ai prezzi registrati quest’anno, per un’azienda foggiana di 10 ettari il risarcimento per perdita ricavo sarebbe stato pari a 3.720 euro, ottenuto dalla differenza tra la media triennale dei ricavi di 11.295 euro e l’introito effettivo del 2016 pari a 7.575 euro.
Altre azioni per la filiera grano-pasta
- Contratti di filiera nel piano cerealicolo nazionale. Investiti 10 milioni di euro su contratti che valorizzano il lavoro degli agricoltori e consentono ai produttori di pasta di approvvigionarsi sempre di più di grano italiano di qualità. L’obiettivo della misura è aumentare le superfici coltivate coinvolte passando da 80.000 a 100.000 ettari.
- Etichetta d’origine per la filiera grano pasta. Inviato a Bruxelles lo schema di decreto per introdurre in maniera chiara e leggibile l’origine del grano e della semola sulle confezioni di pasta italiane. Sono in corso gli approfondimenti tecnici con la Commissione Ue.
I numeri del comparto cerealicolo
La filiera grano pasta italiana rappresenta uno dei settori più importanti per il Made in Italy agroalimentare, con numeri importanti.
- produzione di grano duro italiano: circa 4 milioni di tonnellate
- produzione di pasta: 3,4 milioni di tonnellate, che rendono l’Italia il principale produttore mondiale
- valore della produzione: oltre 4,6 miliardi di euro
- valore dell’export: 2 miliardi di euro
La soddisfazione degli operatori
Piena soddisfazione per l’introduzione a titolo sperimentale della polizza ricavi per grano tenero e duro è stata espressa dalla Confagricoltura che, in una nota, sottolinea come si tratti di “uno strumento importante, che chiedevamo da tempo e che potrebbe introdurre elementi di stabilizzazione nei redditi degli agricoltori.” La confederazione evidenzia in particolare l’individuazione della soglia di compensazione al 20% minimo di calo di ricavo. Un elemento che l’Organizzazione sta chiedendo di inserire, in ambito di revisione delle regole della Pac da approvare con il regolamento “Omnibus”, in via estensiva a tutti gli strumenti di gestione del rischio.
Ulteriore elemento di grande interesse, secondo la Confagricoltura, è lo stanziamento da parte del ministero delle Politiche agricole di 10 milioni di euro finalizzati ad agevolare la sottoscrizione delle polizze assicurative da parte degli agricoltori. Infine, l’Organizzazione agricola auspica che l’esperimento si riveli di successo e che possa essere esteso ad altri comparti dell’agricoltura italiana.