Effetto Brexit, Londra teme un esodo di lavoratori comunitari
Il timore espresso soprattutto dall’industria alimentare, dal settore agricolo, ma anche da alcune industrie manifatturiere. Intanto il maltempo costringe alcuni supermercati a “razionare” l’acquisto di prodotti agricoli provenienti da Spagna, Italia e Grecia.
Al di là della Manica si incomincia a pensare a un futuro lontano dall’Unione Europea e quello che aspetta i sudditi di sua Maestà non è sempre rosa e fiori, a partire dalla situazione climatica che si è abbattuta sull’Europa e che sta rendendo difficoltoso l’approvvigionamento di alcuni prodotti agricoli. Molte catene di supermercati nel Regno Unito, come Tesco, Morrisons e Asda, riferiscono i quotidiani britannici “The Times” e “The Telegraph”, hanno infatti iniziato a introdurre limiti sui quantitativi di lattuga acquistabili dai clienti a causa della carenza di prodotto dovuta ai cattivi raccolti in Spagna, Italia e Grecia.
Sta vivendo un boom, riporta sempre “The Telegraph”, l’elicicoltura italiana, l’allevamento di lumache per scopi gastronomici e cosmetici: secondo i dati di Coldiretti, la produzione è stimata in 44 mila tonnellate l’anno per un valore in 180 milioni di sterline.
Il “Financial Times” lancia poi un allarme, ovvero che nell’agricoltura, nell’industria alimentare e nella ristorazione in Gran Bretagna c’è preoccupazione per le conseguenze della decisione di uscire dall’Unione Europea. In previsione della Brexit molti lavoratori comunitari di questi settori stanno infatti scegliendo di non restare a lavorare nel Paese.