giovedì, Novembre 21, 2024
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Appello CIA: Natale con i prodotti delle aree terremotate

Dino Scanavino: “Diamo un aiuto concreto ai produttori del Centro Italia, comprando e consumando cibi delle aree colpite dal sisma. Si tratta di un gesto solidale fondamentale per far ripartire l’economia agricola di Marche e Umbria, che vale oltre 4,5 miliardi”.

Si avvicina Natale e gli italiani si incontreranno per giorni attorno alla tavola. Si calcola che ogni famiglia nel periodo delle festività spenderà, in media, una cifra vicina agli 800 euro. Tra cibi e bevande si muoveranno circa 3 miliardi. Ma quest’anno il Paese ha dovuto fare i conti con il dramma del terremoto, prima nel Lazio, poi in Umbria e nelle Marche. Tutti territori vocati all’agricoltura e alla produzione di cibo ora in ginocchio: aziende colpite, danni incalcolabili e soprattutto la difficoltà di rimettersi subito in moto per far ripartire l’economia. Da qui l’impegno della Cia-Agricoltori italiani che ha messo in campo moltissime attività e azioni solidali per aiutare concretamente i produttori colpiti da questo dramma. Prima il “kit amatriciana solidale” (10mila confezioni realizzate e tutte distribuite), poi le casette mobili donate agli agricoltori terremotati per lasciarli vicino alla proprie aziende e ai propri animali, dando continuità al lavoro. Adesso, attraverso il sito www.cia.it, un’apposita sezione dedicata che promuove i prodotti enogastronomici dei territori colpiti di Marche e Umbria, sostenendo l’acquisto diretto presso le aziende agricole che non hanno più un circuito di vendita e comporli in un box dell’Appennino.

“Sarebbe importantissimo per quest’anno -afferma il presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino- mettere da parte qualche abitudine e tradizione. Faccio un appello agli italiani di scegliere, nei giorni di festa, cibi agricoli del Centro Italia, magari al posto o in aggiunta di ostriche e salmone. Se ogni famiglia consumerà almeno un prodotto dell’Appennino darà un contributo fattivo alla ripresa di quei territori sfortunati. Sosterrà aziende e allevatori che vogliono rimanere sul territorio per ricostruire, contribuendo a ‘salvare’ un sistema agricolo straordinario che, tra produzione e valore aggiunto, vale oltre 1,5 miliardi di euro in Umbria e quasi 3 miliardi nelle Marche”.

“Molti colleghi hanno perso tutto -prosegue Scanavino- casa e attività. Noi dobbiamo sostenerli con tutti i mezzi possibili, anche con gesti semplici. Si tratta di regioni che dispongono di un patrimonio enogastronomico di grande tradizione e qualità. Vi invito a sentirvi tutti umbri e marchigiani durante le festività condividendo a tavola i loro piatti tradizionali. A Capodanno, accanto alle lenticchie, mettiamo nei nostri menù pasta alla norcina e timballo ascolano”.

ALCUNI PRODOTTI DELL’APPENNINO CENTRALE
Vino: Vernaccia Merlot ,Vino Vernaccia Serrapetrona docg, Vernaccia San Ginesio doc, Spumante dolce bianco, Quercus Rubra, Lupo del Ciafone, Passerina DOCG, Pecorino DOCG, San Ginesio DOC, Bertonaia, Passerina, Brugiano Vino Rosso Colli Maceratesi DOC, Verdicchio di Matelica, Falerio DOC, Offida Pecorino DOCG, Rosso Piceno DOC, Rosso Piceno Superiore DOC
Birra: CLAROMA (rossa), PERVINCA (bionda), SOLINA (blanche), LUNARIA (rossa doppio malto)
Confettura MELA ROSA, PRUGNA
Olive in salamoia e all’ascolana, olio di tenera ascolana
Ciauscolo,  Salsiccia fresca, Salsiccia stagionata, Prosciutto, salami, salsicce di Norcia, formaggi
Farro, miglio, ceci, lenticchie e fagioli
Pasta di grano Senatore Cappelli Bio
Succhi: pesca saturno, fragola, mela rosa, mela verde, albicocca, pera, kiwi, prugna regina.
Mela rossa
Ortaggi
Miele Millefiori
Zafferano
Latticini e prodotti avicoli

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