Foreste: un patrimonio da conservare e valorizzare
Dal Forum Nazionale svoltosi a Roma un appello per mettere a sistema una rete tra istituzioni, società e mondo della ricerca
Oggi a Roma è andato in scena il Forum nazionale delle foreste, promosso da Rete rurale nazionale 2014-2020, Psqf e ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. L’incontro ha avuto come tema centrale la conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio boschivo nazionale oltre alla definizione e condivisione dei principi su cui poter costruire il nuovo quadro politico e legislativo nazionale per una concreta tutela e valorizzazione del patrimonio forestale italiano.
“Abbiamo voluto questa giornata – ha dichiarato il Vice Ministro Andrea Olivero – per rafforzare il tema del ruolo delle foreste in un’ottica di gestione sostenibile e perché emergano le opportunità legate al nuovo quadro regolativo in materia forestale. Valorizzare la risorsa forestale significa riconoscere un ruolo ambientale, paesaggistico, di tutela della biodiversità, di contrasto ai cambiamenti climatici e al dissesto idrogeologico, ma anche una rilevante valenza sociale ed economica sia per la filiera legno sia per le produzioni connesse.
Per valorizzare questo grande patrimonio nazionale, che rappresenta oltre un terzo della superficie nazionale, occorre mettere a sistema una rete tra istituzioni, società e mondo della ricerca. Per questo il coordinamento istituzionale tra i ministeri coinvolti e le regioni costituisce un passo imprescindibile.
I 10 tavoli tematici hanno messo in evidenza i vincoli e le soluzioni per l’avvio del percorso legislativo con un concreto e attivo impegno condiviso, un contributo indispensabile – ha concluso il Vice Ministro – in vista dell’organizzazione degli assetti e delle competenze a livello centrale nonché della stesura di un dispositivo legislativo in grado di rispondere efficacemente alle nuove sfide.”
Le foreste in Italia interessano un terzo del territorio nazionale e dei settori economici ad esse collegate; il settore forestale italiano coinvolge ad oggi circa 80.000 imprese ed è il secondo settore dell’industria manifatturiera nazionale. «Malgrado ciò – come fa notare la presidente nazionale di Legambiente, Rossella Muroni – l’Italia importa più dei due terzi del proprio fabbisogno di materia prima legnosa, rimanendo tra gli ultimi paesi d’Europa per il tasso di utilizzazione annuo del proprio patrimonio (circa il 30% rispetto ad una media europea del 60%). Ma le foreste non rappresentano solo una risorsa economica. E’ fondamentale, infatti, il ruolo ambientale che esse svolgono: la difesa del suolo e la regimazione delle acque, la tutela della biodiversità e la conservazione attiva del paesaggio storico, quello legato alla loro funzione turistico e ricreativa, nonché il contrasto dell’effetto serra, grazie all’assorbimento annuale di circa 289 miliardi di tonnellate di anidride carbonica».
Secondo la presidente nazionale di Legambiente “Per garantire un futuro ai nostri boschi occorre innanzitutto sviluppare una efficace politica nazionale di tutela e valorizzazione del patrimonio forestale che sia coordinata e di lungo termine, che rappresenti un chiaro indirizzo di riferimento per le politiche delle Regioni. Bisogna valorizzare una gestione forestale sostenibile, capace di rilanciare lo sviluppo socio-economico delle popolazioni locali, soprattutto delle aree interne del nostro Paese, interessate per l’80% da territori con copertura forestale. Occorre immaginare un vero e proprio progetto che valorizzi il patrimonio forestale pubblico, che interessa il 32,4% delle proprietà forestali complessive, con cui stimolare anche la partecipazione dei privati, così come emerso da questo forum voluto dal vice ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Andrea Olivero. Un progetto da inserire in un quadro di gestione multifunzionale in grado di assicurare la tutela e la qualità delle risorse naturali legate al bosco (suolo, acqua, aria, paesaggio), garantendone il ruolo sociale, economico e ambientale, coinvolgendo le comunità locali in una strategia di sostenibilità per il lungo periodo”.