domenica, Novembre 24, 2024
Attualità

Massima protezione per i leoni africani

L’Italia si schiera a favore in vista della prossima Conferenza delle Parti della CITES. Plauso della LAV e delle associazioni europee che avevano scritto al ministro Galletti. Necessaria una misura analoga a protezione degli elefanti africani

Leone

La LAV esprime soddisfazione alla decisione del Governo Italiano di sostenere la proposta dei Paesi africani di proibire il commercio di tutti i leoni africani e prodotti derivati, senza distinzione di origine geografica, resa nota a Bruxelles il 22 luglio scorso, durante l’ultima sessione dei negoziati per la definizione della posizione dell’Unione Europea nella prossima Conferenza della Parti (COP) CITES.

Il Governo Italiano –  destinatario nei giorni scorsi della lettera firmata da LAV e dalle maggiori organizzazioni di protezione animali in Europa, che chiedeva al Ministro Galletti di sostenere apertamente  lo spostamento dei Leoni  africani  (Panthera leo) dall’Appendice II all’Appendice I della CITES – ha infatti espresso il sostegno alla proposta dei Paesi africani, già condivisa dalla Francia, il cui esito verrà definito durante la Conferenza delle Parti CITES che si svolgerà Johannesburg (Sudafrica) dal 24 settembre al 5 ottobre prossimi (https://cites.org/cop17).

I leoni africani, però, non sono l’unica specie la cui caccia, e il commercio dei prodotti derivati, ne mette a forte rischio la sopravvivenza. Anche gli elefanti, infatti, sono vittime di caccia al trofeo e commercio, legale e illegale. Per questo la LAV fa appello al Governo Italiano affinché anche per tutte le popolazioni degli elefanti africani sia proibita l’uccisione a scopo commerciale, trasferendo la specie dall’Appendice II all’Appendice I della CITES, come proposto dai Paesi africani.

In vista della prossima Conferenza delle Parti CITES a Johannesburg riteniamo prioritario il supporto alla Proposta dei Paesi africani di spostare dall’Appendice II all’Appendice I della Convenzione tutte le popolazioni di Leoni afferma la LAVma è fondamentale che sia proibita anche l’uccisione a scopo commerciale degli elefanti africani e la vendita di avorio, assicurandone una volta per tutte una protezione rigorosa, sia in termini di conservazione sia di prevenzione, contro il protrarsi del traffico criminale, il massacro e la caccia al trofeo”.

Indipendentemente dall’esito della Conferenza della Parti CITES, intanto, la Francia ha già attuato una misura unilaterale di proibizione all’ingresso sul proprio territorio dei prodotti derivati dall’uccisione dei leoni, per contrastare il fenomeno della caccia al trofeo in Africa, di cui Francia e Italia sono i maggiori protagonisti nell’Unione Europea.

Rispetto agli elefanti, invece, gli Stati dell’Unione Europea, Italia compresa, non hanno ancora definito una posizione rispetto alla possibilità di proibire interamente il commercio legale dell’avorio, e garantire così una protezione stringente alle popolazioni di elefanti africani, trasferendoli dall’Appendice II all’Appendice I della CITES. Questa misura consentirebbe di mettere la parola fine allo sterminio degli elefanti e al traffico illegale dell’avorio in mano alla criminalità organizzata internazionale.

La LAV fa appello al Governo italiano affinché questa importante opportunità non venga persa e chiede ai cittadini di sottoscrivere la petizione AVAAZ per mettere fine al massacro degli elefanti (https://secure.avaaz.org/en/global_ivory_ban_sus_loc/?bXrQqeb&v=79215&cl=10380027764&_checksum=086e5ea1eea12da090d5f902ca4ced49c98923fa9bc04811eee5c34be7467010) che ha già raccolto più di 1 milione e mezzo di firme.

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