Vinitaly: “Violino Di-vino”, allo stand Cia degustazioni “enomusicali”
La performance live della violinista Francesca Lorenzini abbinata all’assaggio dei vini di “Tenute del Cerro”: così si mescolano note musicali e organolettiche in un modo nuovo di bere. D’altra parte, vino e musica hanno molto in comune: entrambi raccontano il territorio e tramandano storie e tradizione.
Il vino è musica, ed è per questo che viene nobilitato ed esaltato quando è abbinato ai suoni più importanti della nostra terra. Così la degustazione diviene “enomusicale” e bere diventa un’esperienza multisensoriale, in cui a ogni vino si accompagna un brano le cui note e il cui andamento ritmico si mescolano alle sensazioni dell’assaggio. Questo il senso di “Violino Di-vino. Note di musica, note di terra”, la performance live della violinista Francesca Lorenzini con la degustazione dei vini “Tenute del Cerro”, che si è tenuta oggi allo stand della Cia-Agricoltori Italiani al Vinitaly.
La scelta di abbinare il vino di qualità al suono, alla melodia, sta prendendo sempre più piede oggi -spiega la Cia-. Un modo di scoprire le mille note, organolettiche e musicali, in un’esperienza che coinvolge tutti i sensi, a partire dall’udito e dal gusto. Del resto, l’agricoltore e il musicista hanno molte più cose in comune di quanto si pensi. Anche fare il vino, infatti, è una forma d’arte: come la musica, non rappresenta solo un grande valore economico per l’Italia, ma emoziona, racconta il territorio, tramanda storie, allo stesso modo di una canzone.
“L’agricoltura -sottolinea il presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino- sarà veramente vincente quando i produttori potranno vivere bene del loro lavoro. Quindi devono fare reddito, vendere le loro produzioni, in questo caso il vino. Il mercato ci insegna che per vincere la sfida del mercato non bisogna solamente produrre qualità, ma bisogna essere bravi a promuoverla. Gli agricoltori dovranno saper comunicare e non esiste miglior mezzo di comunicazione dell’immagine, e l’arte e la musica possono dare un grosso contributo. La scelta di collaborare con una violinista, oggi, come avevamo fatto l’anno scorso sempre al Vinitaly con lo street-artist Maupal, non è affatto casuale. Anzi, queste collaborazioni diventeranno sempre più frequenti. Oggi l’agricoltura e gli agricoltori sono in veloce e continua evoluzione -conclude- e cercano contaminazioni e idee innovative”.