giovedì, Novembre 21, 2024
Agricoltura

Apre Agriumbria 2016: in primo piano la zootecnia

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Con oltre 500 espositori si è aperta a Bastia Umbra (Pg)  la 48^ edizione di Agriumbria, fiera che per tre giorni – dal 1 al 3 aprile – si propone di catturare l’interesse di tutto il settore sul potenziamento e la valorizzazione  dell’intera filiera agroalimentare, con una particolare attenzione a quella della carne.

Dibattiti, workshop,  rassegne zootecniche, i Saloni specializzati Enotec, Oleatec,  Banconet, aree espositive, insieme a  spazi dedicati alle eccellenze alimentari,  cercheranno di interpretare le concrete esigenze degli imprenditori agricoli, offrendo loro opportunità di innovazione e suggerimenti per aumentare le opzioni multifunzionali delle loro aziende e la sostenibilità ambientale.

Al centro di Agriumbria 2016, in particolare, è la zootecnia. Come sottolineato dal presidente di Umbriafiere, Lazzaro Bogliari, i punti critici che proprio questo comparto è obbligato a fronteggiare rendono fondamentali soluzioni capaci di ottimizzare – sul piano economico e tecnico – i processi produttivi dei prodotti zootecnici  sia per le singole aziende sia per l’intera filiera agroalimentare. Allo stesso tempo – non manca di ribadire lo stesso Bogliari – è diventata prioritaria anche l’esigenza di comunicare in maniera più efficace l’alta qualità delle carni italiane, certificate da severi disciplinari di produzione,  e di sottolineare in modo più incisivo il loro importante valore nutraceutico che ne fa una componente basilare della dieta mediterranea.

In esposizione a Bastia Umbra vari capi delle principali razze zootecniche molte delle quali provenienti da allevamenti nei quali viene praticato il miglioramento genetico e la selezione sotto il controllo delle Associazioni Regionali degli Allevatori delegate alla tenuta dei libri genealogici.  Non solo bovini, ma anche ovicaprini, suini, equini e avicunicoli. Particolare attenzione è dedicata a tutto il settore della mangimistica, al fine di offrire agli operatori la possibilità di individuare materie prime innovative e certificate per la loro salubrità.

Presente anche il Consorzio di tutela IGP “Vitellone Bianco dell’Appennino centrale”,Consorzio vitellone bianco (3142 allevamenti che nel 2015 hanno contato 18.552 capi) il cui disciplinare, insieme ai controlli a cui vengono costantemente sottoposte le aziende della filiera, consente di assicurare l’elevato standard  del marchio su razze bovine come la Chianina, la Marchigiana e la Romagnola.

Particolare attenzione poi anche al comparto olivicolo-oleicolo, settore principale per la regione Umbria, la cui biodiversità varietale, con cinque aree DOP riconosciute, consente di avere  produzioni da sempre particolarmente apprezzate dal consumatore.  Numerose le novità presentate in fiera sia in termini di meccanicizzazione integrale per le diverse fasi di produzione che per i diversi modelli e moduli di impiantistica olearia in grado di rispondere in maniera più funzionale alle diverse esigenze di olivicoltori e frantoiani.

Come consuetudine, particolarmente esteso lo spazio espositivo dedicato a macchine ed attrezzature agricole – anche per il comparto agroindustriale – che grazie all’azione divulgatrice offerta da Enama,  FederUnacoma e Ministero delle Politiche agricole possono essere presentate agli operatori di settore con una migliore informazione sul loro corretto utilizzo.

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