Hogan: sanzioni semplificate con la revisione PAC
Un pacchetto di misure per semplificare l’attuale sistema di sanzioni amministrative legate alla PAC (politica agricola comune) è attualmente allo studio della Commissione europea. Lo ha annunciato il Commissario Ue all’Agricoltura, Phil Hogan, in un’audizione all’Europarlamento di Strasburgo lunedì sera.
Oltre ai controlli preliminari sulle domande di aiuti, adottate a novembre 2015 e che dovrebbero ridurre gli errori da cui hanno origine le sanzioni amministrative, la Commissione europea propone, per il sistema dei pagamenti diretti, una possibile multa equivalente a 1,5 volte il valore dell’area in eccesso dichiarata, mentre oggi può arrivare ad oltre il doppio.
“Questo livello ridotto di sanzioni si applicherà dal 2016”, ha precisato Hogan. Altra novità in vista è quella del ‘cartellino giallo’ per un agricoltore che viola le regole per la prima volta: se la sua dichiarazione in eccesso “è inferiore del 10% all’area dichiarata, la multa amministrativa sarà dimezzata”, ha detto il commissario europeo all’agricoltura, spiegando che poi “l’anno successivo sarà sottoposto a un’ispezione”.
Quanto ai prossimi passi, Hogan ha annunciato che l’esecutivo Ue promette semplificazioni anche per intervento pubblico e stoccaggio privato, licenze di import ed export, organizzazioni dei produttori; inoltre per l’inizio del 2016 intende anche facilitare gli obblighi dei piccoli beneficiari per gli strumenti finanziari dello sviluppo rurale, ed anche – ha specificato il Commissario all’agricoltura – valutare l’attuazione delle regole del ‘greening’ a un anno dalla loro applicazione, con alcuni cambiamenti (applicabili dal 2017) previsti entro l’estate.
Hogan ha poi parlato di quanto deciso all’ultima riunione ministeriale dell’Organizzazione mondiale del commercio di Nairobi per quel che riguarda il divieto di sussidi all’export nel settore agro-alimentare, definendolo “eccellente per gli agricoltori e l’industria europea”. A suo giudizio, quanto deciso dall’Omc “elimina i sussidi e regola altre misure potenzialmente distorsive a livello commerciale nell’export”.
“Poiché l’Ue non usa sussidi all’export e misure equivalenti – ha spiegato Hogan – noi non dobbiamo fare niente di più di quello che facciamo attualmente, mentre diversi nostri concorrenti dovranno cambiare le loro leggi e pratiche”. In pratica la decisione determina la fine dell’uso di aiuti sia da parte di Paesi sviluppati, “inclusi due vicini dell’Ue, Svizzera e Norvegia, sia da parte dei Paesi in via di sviluppo, dove il loro impiego è stato in crescita”. Inoltre “per la prima volta nella storia dell’Omc – aggiunge il commissario Ue – i nostri partner e concorrenti che sostengono miliardi di euro del commercio tramite crediti all’export saranno soggetti a regole. In particolare, queste regole limiteranno le opzioni delle politiche Usa per la prossima ‘Farm Bill’ dopo il 2018”.
L’annuncio di Hogan, arrivato nel momento in cui il clima tra Italia e Unione europea non è dei più sereni, è stato commentato positivamente dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, il quale ha ribadito la necessità di una Pac “con meno burocrazia e più strumenti a disposizione degli agricoltori. L’annuncio di Hogan è positivo e frutto di un lavoro importante che stiamo portando avanti insieme da mesi per riorganizzare la Pac e renderla sempre più efficace. C’è bisogno di risposte concrete. Per quanto ci riguarda – ha detto Martina – vogliamo proseguire il percorso intrapreso, semplificando ancora di più, come abbiamo già fatto per 550mila piccoli agricoltori italiani che non dovranno più presentare domande e moduli. Il nostro obiettivo per quest’anno è arrivare ad anticipare il 100% degli aiuti a giugno, come previsto dal nostro piano Agricoltura 2.0. Il confronto a livello europeo continua e il nostro impegno a tutela degli agricoltori e del loro reddito – ha concluso il ministro – resta costante”.
Analogo il pensiero di Paolo De Castro, coordinatore per il Gruppo dei Socialisti e Democratici della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale dell’Europarlamento, secondo il quale la revisione di medio termine della Pac confermata da Hogan rappresenta “un passaggio importante che ci permetterà di correggere le criticità emerse ad oggi, per continuare a sostenere gli agricoltori europei con strumenti attuali ed efficienti”.
De Castro ritiene poi “importanti e positive” le misure di semplificazione della Pac presentate dall’Esecutivo, tra le quali “la depenalizzazione di alcune infrazioni a fronte di una più equa e ponderata distribuzione delle sanzioni, oltre al ‘cartellino giallo’, una sorta di ammonizione che evita proprio l’eccesso di penalizzazioni dell’agricoltore e snellisce le procedure di controllo”.
Per De Castro inoltre, “le misure saranno ottimizzate, come ha garantito Hogan, grazie all’attivo coinvolgimento della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo”. Ci si prospetta – conclude il coordinatore S&D alla ComAgri- ”un piano di lavoro stimolante che porteremo avanti con l’impegno e la determinazione di sempre, un dovere nei confronti di un settore vitale e strategico come quello dell’agricoltura europea”.