lunedì, Novembre 25, 2024
Attualità

Frutta e verdura più cari, ma non per i produttori

La Cia commenta i dati diffusi dall’Istat: sui campi le quotazioni restano non remunerative e spesso non coprono neanche i costi di produzione. Urgente trasferire la tendenza positiva dei prezzi al consumo sulle fasi a monte della filiera.

ortofrutta-mercato

A incidere sul carrello della spesa di settembre sono soprattutto i prezzi di verdura e frutta fresca (rispettivamente +13,5% e +5% tendenziale). Ma gli agricoltori non traggono alcun vantaggio da questa “fiammata” dei prezzi al consumo, perché sui campi le quotazioni restano “a terra” tanto che sempre più spesso non si riescono neppure a coprire i costi di produzione. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, commentando i dati sull’inflazione diffusi oggi dall’Istat.

Con l’aumento dei prodotti alimentari (+1,5% su base annua) si allontana lo spettro della deflazione, che per tanto tempo ha relegato l’economia italiana in un angusto spazio in cui la domanda interna si è tradotta in un calo costante e verticale dei consumi, a partire da quelli essenziali come il cibo -evidenzia la Cia-. Una crescita equilibrata dei prezzi può derivare innanzitutto da un ritrovato potere d’acquisto delle famiglie.

Accanto a questo, però, è urgente che la tendenza positiva dei prezzi alimentari sia velocemente trasferita sulle fasi a monte della filiera. Sono sempre di più i casi e i settori in cui le aziende agricole con le loro vendite non riescono a remunerare i costi di produzione. Solo nel secondo trimestre dell’anno, infatti, i prezzi dei prodotti venduti dagli agricoltori hanno perso oltre il 4% del loro valore rispetto a inizio 2015, con un crollo drastico proprio per l’ortofrutta (-11%). Ecco perché -conclude la Cia- ora è necessario mettere in campo iniziative e strumenti necessari a trasformare in reddito i segnali di ripresa che giungono dai prezzi al consumo.

Autore

  • Roberto Ambrogi

    Giornalista professionista, specializzato nel settore economico-finanziario con pluridecennale esperienza maturata attraverso tutti i tipi di media (agenzie di stampa, quotidiani e periodici, radio, tv e web). Esperto di comunicazione, effettuata in vari settori economici (per conto di società finanziarie, industrie agroalimentari, aziende commerciali e turistiche) e politici (Responsabile rapporti con la Stampa di Partiti e Gruppi Parlamentari). Attualmente Presidente di ARGA Lazio (Gruppo di specializzazione dell'Associazione Stampa Romana) e Vicepresidente di UNARGA (l'Unione delle varie ARGA regionali), Tesoriere del Gruppo Romano Corrispondenti e del Gruppo Romano Giornalisti Pensionati.

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