3.000 aziende Cia ancora attendono pagamenti Pac 2014 e 2013
Il presidente Scanavino ha inviato una lettera al ministro Martina, dove si chiede un’azione urgente e risolutiva per una situazione non più sostenibile dalle imprese: serve la predisposizione immediata di uno Sportello Sin/Agea che analizzi le posizioni e proceda a un recupero del pagamento finora negato, anche con la collaborazione del nostro CAA.
Oltre tremila aziende associate alla Cia non hanno ancora percepito il pagamento della Pac 2014 e 2013. La denuncia arriva dal presidente nazionale della Confederazione Dino Scanavino, che ha inviato una lettera al ministro Maurizio Martina per chiedere un intervento fermo e urgente nei confronti di Agea e risolvere in questo modo una situazione di forte criticità non più sostenibile per le imprese coinvolte. Il mancato pagamento può condizionare l’accesso delle aziende nella nuova Pac -spiega la Cia attraverso il suo CAA- e inoltre determina una sofferenza economica rilevante per le imprese, peraltro in una fase di crisi del settore.
In più, rappresenta un esempio di pessima gestione amministrativa che si protrae da tempo, su cui più volte l’organizzazione ha avanzato una forte richiesta di intervento. Tanto più che le oltre 3.000 aziende agricole Cia risultano non pagate per motivazioni tutte legate a meccanismi di malfunzionamento del Sistema Agea/Sin su cui non è possibile esercitare, da parte del CAA, alcuna attività di “correttiva” o di recupero. Non viene sistematicamente applicato nessun criterio di compensazione e a molte aziende vengono bloccati aiuti importanti, anche se per poche centinaia di euro di “debito”, senza che siano mai state comunicate le motivazioni dello “stallo”.
Per questo il presidente Scanavino chiede al ministro Martina un’azione straordinaria e perentoria “con la predisposizione immediata di uno ‘Sportello misto Sin/Agea’ con poteri risolutivi, attraverso il quale analizzare puntualmente le posizioni censite e procedere a un recupero immediato del pagamento fino ad ora negato” e in questo senso “il CAA della Cia sarà disponibile a collaborare pienamente per consentire il ripristino dei legittimi diritti degli agricoltori”.