sabato, Maggio 4, 2024
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10 mila alberi per Pantelleria, per non dimenticare l’incendio 2016

Il Comitato Parchi per Kyoto a sostegno del 24° Parco nazionale italiano lancia la campagna straordinaria di crowfunding ideata e realizzata in collaborazione con il Comune di Pantelleria, Federparchi-EuroParc Italia, Kyoto Club, Legambiente, Marevivo e il Dipartimento Scienze Agrarie e Forestali (SAF) dell’Università degli Studi di Palermo.

La campagna straordinaria, che terminerà a marzo 2018, è tra le più importanti iniziative di raccolta fondi mai realizzate in Italia a sostegno dell’ambiente: ha come obiettivo il recupero e la riforestazione di circa 10-15 ettari dell’isola (da 1.000 a 700 alberi a ettaro) dei 600 ettari andati distrutti nell’incendio doloso del maggio 2016. L’evento è stato considerato uno dei più disastrosi avvenuti sull’isola negli ultimi 35 anni, avendo colpito circa il 10% della sua superficie totale, a seguito del quale il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha istituito il 28 luglio 2016 il Parco Nazionale di Pantelleria, il 24° in Italia e 1° in Sicilia.

L’intervento consisterà nella ripiantumazione di specie autoctone nelle aree degradate con la messa a dimora di nuovi alberi e piante ottenuti da semi già raccolti a Pantelleria, nel rispetto della biodiversità locale, e conservati in vivaio grazie alla collaborazione con il Dipartimento SAF dell’Università degli Studi di Palermo. In questa operazione vengono privilegiate le specie rare o minacciate, come il pino di Aleppo, il pino marittimo, lecci, piante e arbusti caratteristici della macchia mediterranea, che saranno in seguito manutenute per 5 anni. La pianificazione degli interventi proseguirà con l’organizzazione delle attività nelle aree bruciate e la direzione dei lavori di esbosco, anche per il corretto successivo utilizzo delle biomasse.

Il progetto sarà sostenuto dalla campagna di crowdfunding lanciata oggi, che avrà la durata di 365 giorni, in partnership con la PlanBee, società che gestisce la prima piattaforma web dedicata alla raccolta fondi per opere civiche in Italia, soprattutto di natura ambientale. Il termine crowdfunding indica una raccolta collaborativa di contributi che punta a sensibilizzare la collettività alla donazione spontanea di denaro per sostenere la realizzazione di interventi virtuosi legati alla cura dei beni comuni e alla qualità della vita.

Attraverso la pagina dedicata al progetto http://www.planbee.bz/it/project/10.000-alberi-per-pantelleria si punterà al coinvolgimento diretto dei cittadini e degli amici dell’isola. Per sostenere la campagna, ogni utente-donatore potrà registrarsi al portale ed effettuare la donazione, grazie alla quale contribuirà alla rinascita dell’area interessata dal rogo. La donazione minima per la donazione di 1 albero viene fissata a 35 € e sul portale sarà possibile donare contributi per un massimo di 200 alberi. Le donazioni inferiori ai 35 € confluiranno in un fondo comune che porterà alla piantumazione di ulteriori alberi.

Coinvolti nella campagna di raccolta fondi anche gli operatori economici del territorio e imprenditori regionali e nazionali, che intendano contribuire alla causa e compensare parte delle emissioni di CO2 prodotte dalle proprie attività con la piantumazione di alberi sull’isola. Ogni albero piantato permette, infatti, l’abbattimento di una quantità stimata in circa 700 kg di CO2 nel corso del suo intero ciclo di vita. Gli interventi di forestazione realizzati da Parchi per Kyoto sono, infatti, certificati da un ente terzo, mentre alla piantumazione di ciascun albero o area boscata verrà associato un codice specifico per garantire la tracciabilità dell’iniziativa in ogni momento. I crediti di carbonio ottenuti con gli interventi di forestazione saranno inseriti in un registro, in modo da poter mostrare concretamente, in tutte le fasi del programma, quali siano gli alberi associati alle sue emissioni evitate. Le aziende interessate a contribuire con donazioni al progetto possono rivolgersi alla segreteria organizzativa: segreteria@extracomunicazione.it.

Numerosi gli interventi durante la presentazione del progetto. Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera, ha sostenuto che “Il Parco Nazionale di Pantelleria aggiunge una perla nel panorama delle nostre aree protette ed è tipicamente italiano perché la bellezza della natura si sposa con la presenza e con la ‘mano’ dell’uomo. La cultura della vite e del vino ha reso celebre nel mondo questa Isola per il suo passito e ha portato, per la prima volta, una pratica agricola nel Patrimonio dell’Umanità Unesco come bene immateriale e culturale. La campagna che oggi viene lanciata per la riforestazione di Pantelleria è davvero importante e meritoria. Un’iniziativa alla quale aderisco anche personalmente, promossa dal Comitato Parchi per Kyoto insieme al Comune di Pantelleria e a importanti associazioni ambientaliste italiane, come Legambiente e Marevivo, con le quali sono tanti gli impegni comuni. Tra questi c’è la battaglia contro il ‘marine litter’ e in particolare contro le microplastiche da cui è nata la legge a mia prima firma sulla certificazione ecologica dei cosmetici che vieta l’uso delle microplastiche nei cosmetici. Un testo approvato all’unanimità dalla Camera dei Deputati lo scorso ottobre e ora all’esame del Senato, dove mi auguro possa essere presto varata in via definitiva”.

Da parte sua Barbara Degani, Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, ha sottolineato come l’albero sia un simbolo di vita e di speranza: “Un vecchio proverbio (alcuni lo attribuiscono a Confucio) dice che ‘il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo momento migliore è adesso’. Ebbene, la campagna ‘10.000 alberi per Pantelleria: per non dimenticare l’incendio 2016’ che presentiamo oggi ha il merito di riportare l’attenzione mediatica sul tema del rimboschimento dell’isola mettendo in moto energie diffuse attraverso lo strumento del crowdfunding. Si tratta di un progetto di cittadinanza attiva promosso da un ente autorevole come il Comitato Parchi per Kyoto che mette nelle mani dei singoli e delle imprese la possibilità di dare concretezza alla voglia, potremmo dire, di ‘ristabilire un po’ di ordine nell’universo’ dopo il vile atto doloso che ha distrutto tanto patrimonio naturale”.

Salvatore Gino Gabriele, Sindaco di Pantelleria, ha sostenuto che l’isola “ha bisogno di crescere e di credere nel suo naturale habitat di sviluppo sostenibile. Le opportunità del Parco Nazionale vanno raccolte con un percorso che è appena all’inizio, i giovani saranno i primi fruitori delle opportunità che costruiremo, senza steccati e con il coraggio di chi sa osare, come hanno fatto i nostri concittadini panteschi nel tempo. L’isola, nel corso dei secoli e anche degli anni recenti, ha fatto dei passi significativi, ora non si può fermare, al contrario deve trovare nella propria unicità la forza di competere e trasformare la propria identità in volano di sviluppo. Non possiamo dimenticare ciò che è accaduto lo scorso anno con l’incendio che ha devastato oltre 600 ettari di natura incontaminata, i colpevoli, se almeno hanno un cuore non potranno vivere senza alcun rimorso morale. Continuo a sperare che la giustizia riesca a prendere questi delinquenti. Noi abbiamo il compito di non dimenticare e di ricostruire, ridare alla natura ciò che l’uomo ha osato distruggere. In questo contesto la campagna crowfunding promossa da Parchi per Kyoto, Federparchi, Legambiente, Kyoto Club e Marevivo, in collaborazione con il Comune di Pantelleria e con l’Università degli Studi di Palermo, ci aiuta a dare forza alle idee senza dimenticare”.

Il Presidente del Comitato Parchi per Kyoto, Antonio Ferro, ha ricordato come questo “in 7 anni di vita ha già piantato oltre 80mila alberi e realizzato 26 interventi di riforestazione che hanno coinvolto quasi tutte le regioni italiane. Siamo orgogliosi di aver ideato e organizzato questa importante campagna per la quale, per la prima volta, vogliamo coinvolgere, oltre alle imprese, i cittadini attraverso il crowdfunding. Ci auguriamo di centrare il nostro obiettivo di 10mila alberi anche grazie al contributo di tutti i partner della campagna, a cui va il mio particolare ringraziamento”.

“Siamo convinti  che questa iniziativa possa fornire un contributo importante per valorizzare e arricchire la biodiversità di questo gioiello del Mediterraneo – ha dichiarato da parte sua Rossella Muroni, Presidente Nazionale di Legambiente – Speriamo che questo sia anche un primo concreto passo verso l’istituzione del Parco Nazionale Isola di Pantelleria approvato già lo scorso giugno. Perché, come ben sappiamo, le aree protette non sono solo un luogo di tutela della biodiversità, ma anche un potenziale volano di economia sostenibile, di legalità e garanzia di sviluppo territoriale di qualità”.

Catia Bastioli, Presidente di Kyoto Club e Terna, ha assicurato che informerà della campagna 10.000 alberi per Pantelleria “tutti gli Associati e i partner di Kyoto Club, invitandoli a contribuire al crowdfunding: perché l’incendio del 2016 resti nel passato e perché il Parco Nazionale di Pantelleria possa essere un modello di sviluppo sostenibile. Anche grazie al progetto Pantelleria Smart Island in cui siamo impegnati sull’isola come Terna: con impianti per la produzione di elettricità da fonti rinnovabili, batterie per l’accumulo dell’energia, un nuovo sistema per la mobilità elettrica, interventi per una maggior efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera”.

“Come Presidente di Federparchi – ha sostenuto Giampiero Sammuri, Presidente di Federparchi-Europarc Italia – partner storico del Comitato, sono particolarmente soddisfatto di presentare oggi questa campagna di raccolta fondi per un significativo progetto di recupero ambientale nell’ultimo Parco Nazionale appena costituito. Ci attendiamo una grande risposta da parte di tutta Italia, sia dalle aziende che dai cittadini, per far sentire la nostra vicinanza agli abitanti di Pantelleria”.

“Marevivo – ha dichiarato la sua presidente. Rosalba Giugni- era lì quando è successo il peggior rogo della storia di Pantelleria, con un’iniziativa contro l’abbandono degli pneumatici fuori uso, e subito ci siamo uniti a tutti coloro che hanno lanciato un messaggio di solidarietà e speranza per ricostruire una parte importante della bellezza dell’isola. Questa campagna, lanciata oggi, rappresenta una chiara risposta per non arrenderci alla illegalità. Non è mai abbastanza l’attenzione che dobbiamo dedicare alle isole minori, uniche per paesaggio, storia e tradizioni e patrimonio inestimabile del nostro Paese”.

Infine Giuseppe Barbera, del Dipartimento Scienze Agrarie e Forestali dell’Università degli Studi di Palermo, ha evidenziato che “l’isola di Pantelleria mostra evidente nel suo paesaggio agrario e forestale i segni di un rapporto positivo tra i caratteri dell’ambiente e le attività dell’uomo. La coltivazione della vite e del cappero, le forme striscianti dell’olivo, gli alberi di agrumi protetti nei giardini evidenziano come alla limitatezza delle risorse l’uomo abbia risposto con intelligenza adeguando le proprie necessità ai caratteri naturali. Stessa cosa può dirsi per i boschi isolani. Grande valore ambientale ma anche grande risorsa economica che, nei secoli, è stata assecondata da tecniche che ne hanno consentito la sua sopravvivenza e, insieme, l’uso economico (legno, ghiande, frutti, carbone). L’incendio, per la sua vastità e intensità (mai a memoria d’uomo se ne ricorda uno analogo), avrebbe rischiato di arrestare questo rapporto positivo tra gli uomini e gli alberi del bosco se ad esso si fosse reagito con tecniche silvicolturali sbagliate, minando la stabilità della struttura e i caratteri della biodiversità. L’intervento, al quale il Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali dell’Università di Palermo ha dato il suo contributo scientifico, mira a evitare questi rischi attraverso un attento monitoraggio delle aree incendiate, la creazione di un piano di gestione che per ciascuna di esse identifichi i corretti interventi, la raccolta in loco dei semi delle specie forestali presenti in modo da assicurare al momento dell’intervento di rimboschimento la disponibilità di materiale genetico autoctono”.

Autore

  • Roberto Ambrogi

    Giornalista professionista, specializzato nel settore economico-finanziario con pluridecennale esperienza maturata attraverso tutti i tipi di media (agenzie di stampa, quotidiani e periodici, radio, tv e web). Esperto di comunicazione, effettuata in vari settori economici (per conto di società finanziarie, industrie agroalimentari, aziende commerciali e turistiche) e politici (Responsabile rapporti con la Stampa di Partiti e Gruppi Parlamentari).

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