Una settimana “immersi nel verde”
Il 24 maggio si celebrerà la Giornata Europea dei Parchi, che sarà accompagnata da una settimana d’iniziative in difesa dei polmoni verdi dell’Unione e della biodiversità. Parole d’ordine: ripensare, risanare, riconnettere. Nascerà il Parco del Tevere?
Le foreste sono i polmoni del nostro pianeta. Consentono alla Terra e a chi la abita di respirare e quindi di vivere. Dalla loro salute dipende la nostra sopravvivenza. Sono dunque un bene prezioso da difendere. Proprio per questo il prossimo 24 maggio, dopo due anni di fermo in presenza da pandemia, torna la Giornata Europea dei Parchi, istituita dalla Federazione Europea, EUROPARC, per ricordare il giorno in cui, nel 1909, fu istituito in Svezia il primo parco nazionale in Europa. In Italia i primi Parchi furono creati nel 1922: il Gran Paradiso e il Parco d’Abruzzo, divenuto poi Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.
Non si tratta di una sola giornata ma di una vera e propria no stop d’iniziative articolate nei due fine settimana a cavallo della ricorrenza per consentire a tutti di partecipare. La Federazione europea rappresenta migliaia di Aree Protette in 35 paesi e del resto la natura non conosce confini. Il Parco Archeologico Culturale del Tuscolo di Monte Porzio Catone (RM) organizza una passeggiata guidata dai guardiaparco e da un’esperta naturalista del Parco dei Castelli Romani per cercare, conoscere e riconoscere le erbe spontanee di quest’Area Protetta particolarmente ricca di biodiversità.
Sarà possibile anche scoprire le orchidee spontanee che fioriscono numerose in questo periodo sul Cammino Naturale dei Parchi da Capranica Prenestina a Monte Guadagnolo, accompagnati dai guardiaparco e dagli esperti del Museo Civico Naturalistico dei Monti Prenestini.
Gli appassionati di birdwatching potranno osservare degli uccelli che in primavera soggiornano nell’Oasi LIPU di Arcola (SP) che fa parte della Zona Speciale di Conservazione Parco Magra-Vara, caratterizzata da habitat e specie legate agli ambienti fluviali e umidi unici in Liguria.
Per quanti invece preferiscono la rete, il Parco Nazionale del Beigua (SV) offre una piacevole chiacchierata, su piattaforma Meet, con Stefano Marsili, botanico, e Marco Bertolini, naturalista, per spiegare come, con una semplice passeggiata in un parco locale, si possano osservare relazioni interessanti e curiose tra diverse specie. Infatti, quando si parla della conservazione della biodiversità si pensa spesso a singole specie di animali o di piante, senza considerare che la garanzia di sopravvivenza spesso è legata proprio alle reciproche interazioni.
Presto ai molti parchi nazionali si potrebbe aggiungere quello del Tevere. Infatti, mentre continua a rimanere nel cassetto la proposta di Federparchi e Legambiente per riformare la vecchia legge sui parchi regionali, la 29/1997 – più volte rivista e corretta, ma che ha riconfigurato e ampliato le tutele del sistema ambientale del territorio romano – e quella di creare una legge ad hoc per istituire il Parco del Tevere, Marevivo e Tevere Day hanno costituito Teverevivo, una nuova realtà, per curare il fiume della Capitale, con l’obiettivo di trovare la quadra su una governance integrata.