martedì, Dicembre 3, 2024
Ambiente

Una “Carta” per far comprendere ai giovani il valore della biodiversità

Protagoniste non solo le scuole, ma anche tutte le istituzioni che operano per la tutela dell’ambiante

È stata presentata oggi a Palazzo Rospigliosi, in occasione dell’evento internazionale “Nature in mind”, la “Carta per l’educazione alla biodiversità”. Voluta dalla Presidenza della Repubblica e sottoscritta dai Ministeri dell’Istruzione e della Transizione Ecologica la Carta accompagnerà le nuove generazioni a comprendere la complessità dei fenomeni della natura e ad agire per il percorso di transizione ecologica e culturale.

Durante l’evento il Ministro Cingolani ha sottolineato come “senza l’apporto e il sostegno consapevole delle nuove generazioni, ogni sforzo per la tutela della biodiversità sarà insufficiente se non vano” proprio perché proteggere e ripristinare il patrimonio di diversità biologica significa dare valore alla vita e all’equilibrio tra uomo ed ecosistemi e perdere tale ricchezza sarebbe un’ingiustizia soprattutto per le generazioni future. La Carta si rivolgerà a studenti, insegnanti e a tutto il sistema scolastico che attraverso adeguate conoscenze e competenze tecnico-scientifiche e una sensibilità sociale ed ambientale, potranno dare forza al percorso di transizione ecologica che l’Italia sta portando avanti.

Per costruire una società attenta alle esigenze dell’ambiente e della biodiversità la sinergia tra i due Ministeri è fondamentale. Le Scuole, infatti, in quanto interlocutori privilegiati dei giovani, svolgono un ruolo fondamentale per educarli ad abitare il pianeta in modo sostenibile e per renderli partecipi e protagonisti del cambiamento, mentre il Ministero della Transizione Ecologica svolge un ruolo centrale per la tutela della biodiversità favorendo azioni di educazione ambientale con particolare riferimento alle attività progettuali.

La Carta, articolata in undici punti, è stata letta integralmente dal portavoce dell’Ufficio di coordinamento nazionale delle Consulte studentesche (UNC) Marco Scognamillo che, con una voce segnata dall’emozione, ha scandito i principi generali ed i relativi impegni uno ad uno.

Questi i punti principali:

  • Promuovere percorsi trasformativi che favoriscano conoscenza, competenza e comportamenti responsabili e virtuosi
  • Diffondere una cultura della biodiversità
  • Diffondere le conoscenze degli equilibri complessi del pianeta Terra
  • Trasmettere alle nuove generazioni la consapevolezza che le risorse del pianeta sono limitate
  • Perseguire comportamenti e consumi eco-sostenibili
  • Costruire il senso di legalità
  • Continuare a sensibilizzare gli alunni e gli studenti sui temi della relazione su crisi climatica e perdita della biodiversità
  • Diffondere sempre il valore della biodiversità
  • Agire in modo sistemico sui temi dell’educazione ambientale attivando collaborazioni con istituzioni, enti locali, aree protette e tutti i soggetti della comunità educativa e sociale nei progetti scolastici
  • Facilitare e accrescere l’accesso ai dati e alle informazioni
  • Far conoscere la bioeconomia e il sistema dell’economia circolare, insegnando a costruire i mestieri, i servizi e le imprese del futuro a zero emissioni, circolari e rigenerative.

Le scuole potranno aderire al lancio della “Carta per l’educazione alla Biodiversità”, fino alla fine di maggio. La Carta sarà poi riconsegnata dagli studenti nella giornata del 3 giugno durante una iniziativa presso la tenuta presidenziale di Castelporziano. Sarà un’azione corale, quella della diffusione dell’educazione alla biodiversità, alla quale sono chiamate non solo le scuole ma anche altre istituzioni e tutta la società civile, a partire dalle aree protette italiane, come i parchi nazionali, le aree marine protette e le riserve naturali statali. In questa azione, sarà di fondamentale importanza il legame con l’Arma dei Carabinieri, che in massima parte gestisce e preserva questi scrigni di tutela della biodiversità, rappresentando punti di eccellenza delle buone pratiche di sostenibilità, costituendo un riferimento riconosciuto e consolidato per le attività di educazione ambientale.

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