Un viaggio emozionale all’origine del Cristianesimo
In occasione dell’Anno Santo inaugurata al Palazzo della Cancelleria Apostolica a Roma la mostra “Jordan: dawn of Christianity”
Come afferma sua Maestà Re Abdullah II Ibn Al Hussein, nella prefazione al catalogo della mostra Jordan: dawn of Christianity, «i cristiani sono stati parte delle società del Medio Oriente per millenni e sono vitali per il futuro della regione». Il Regno di Giordania è casa di una comunità cristiana storica, oltre ad esser ricco di testimonianze di epoca romana e cristiana.
Sua Maestà Re Abdullah II Ibn Al Hussein ha patrocinato la mostra che si è aperta a Roma, nel territorio della Santa Sede, il 3 febbraio con un vernissage organizzato dall’Ambasciata del Regno Hashemita di Giordania in Italia con la collaborazione dell’Ambasciata del Regno Hashemita di Giordania presso lo Stato Francese – accreditata presso la Santa Sede.
La mostra celebra il patrimonio e i luoghi della cristianità in Giordania, terra culla delle origini della cristianità e area geografica strettamente legata alla Terra Santa. Proprio in Giordania, sulle rive del fiume Giordano, nel sito oggi patrimonio UNESCO noto come “Bethany Beyond the Jordan”, si racconta che Gesù fosse stato battezzato da San Giovanni Battista.
L’allestimento della ricca esposizione è suggestivo ed emozionale, con una entrata che suggerisce una grotta rocciosa nel deserto. Da qui il percorso conduce il visitatore in diverse sale dove, tra pannelli illustrativi e videoproiezioni immersive, sono presentati diversi reperti di pregio che raccontano le testimonianze storico-religiose della presenza cristiana in Giordania: elementi in ceramica di rituali e cerimonie, raccoglitori ed incensiere in bronzo, vasi in terracotta, elementi architettonici di edifici religiosi in marmo e pietra, lanterne e lampade in bronzo e terracotta, monete di bronzo e d’oro di epoca romana e bizantina, croci di varie dimensioni e materiali, iscrizioni e bassorilievi, reliquie ed elementi funerari.
Di rilievo ed interesse anche gli splendidi mosaici da pavimento.
Ma gli oggetti centrali della mostra sono le due bottiglie di vetro trasparente a forma di pesce di magnifica fattura giunte fino a noi in perfetto stato di conservazione. Un bellissimo catalogo raccoglie e illustra l’esposizione, oltre a fornire un ricco corredo documentale e informativo suoi luoghi della cristianità in Giordania.
La mostra è stata organizzata in occasione dell’Anno Santo a rimarcare i 30 anni di relazioni amichevoli tra la Giordania e la Santa Sede, celebrati nel 2024. Hanno collaborato a questo rilevante progetto culturale la Santa Sede, il Royal Institute for the Inter-Faith Studies, la Baptism Site Commition, l’ammistrazione di Palazzo della Cancelleria, il Ministero del Turismo e delle Antichità della Giordania, il Jordan Tourism Board, il Jordan Department of Antiquities.
Eyad Alkhzuz è il curatore dell’esibizione, che è ospitata negli splendidi saloni di Palazzo della Cancelleria Apostolica a Roma e rimarrà aperta fino al 28 febbraio.