Sisma: da Coldiretti Umbria SOS per gli allevamenti
Appello della confederazione: “L’economia di queste zone è fatta di cibo e turismo. Gli animali devono mangiare ed essere munti due volte al giorno e gli allevatori non possono quindi trasferirsi altrove”
In attesa dei moduli abitativi è urgente l’invio di roulotte e camper per consentire agli allevatori terremotati di non abbandonare il territorio e continuare ad accudire i propri animali, che a loro volta necessitano di ricoveri immediati, laddove le stalle sono crollate o inagibili.
Questo l’appello della Coldiretti Umbria che sottolinea come la situazione dei danni da terremoto si sia aggravata anche per un settore, quello agricolo, che nelle zone colpite dal sisma, è presente con oltre 600 aziende.
Le ultime scosse di terremoto – spiega Coldiretti – hanno peggiorato la situazione di abitazioni già lesionate, ma hanno subito nuovi e importanti danni o sono crollate, anche strutture aziendali e alcune stalle, con animali intrappolati e senza più ricoveri.
Gli animali devono mangiare ed essere munti due volte al giorno e gli allevatori – sottolinea Coldiretti – non possono dunque trasferirsi. Preoccupano anche frane e smottamenti sulle strade rurali che ostacolano la circolazione e la consegna dei prodotti.
Il territorio tra Marche e Umbria interessato dalle ultime drammatiche scosse – ricorda Coldiretti – vanta molte eccellenze agroalimentari da tutelare, ma in difficoltà è anche l’agriturismo in una zona dove il turismo enogastronomico e religioso garantisce grandi opportunità occupazionali.
Il terremoto ha colpito un territorio a prevalente economia agricola con una significativa presenza di allevamenti di pecore e bovini che occorre ora sostenere concretamente per non rassegnarsi all’abbandono e allo spopolamento.
È necessario – conclude Coldiretti – che la ricostruzione vada di pari passo con la ripresa dell’economia che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo.