Settembre boom per gli agriturismi italiani
di Gianluca De Angelis
Sempre più spesso il mese di Settembre concede una valida alternativa al caos delle classiche vacanze d’agosto per chi vuole concedersi il meritato riposo dal lavoro trovando un po’ di tranquillità.
Secondo un’analisi Coldiretti, infatti, quest’anno il mese in corso sta registrando un grande rialzo del numero di persone che hanno scelto proprio questo periodo per evadere dalla routine cittadina e trovare un po’ di serenità negli agriturismi montani, nei parchi o nelle campagne.
Settembre, dopotutto, è un mese che offre numerose attività tradizionali ai turisti, di stampo enogastronomico e non solo: dalla vendemmia alla raccolta di funghi nei boschi, fino alle passeggiate a caccia di erbe aromatiche e frutta di stagione.
Il contatto con la natura, però comporta inevitabilmente la stipula di un implicito patto che prevede il rispetto di alcune regole: per quanto riguarda la raccolta di funghi, erbe e bacche, ad esempio, bisogna rivolgersi sempre, in caso di incertezza, ai Comuni o alle Unioni micologiche per accertamenti di commestibilità, e usare durante la raccolta cestini di vimini per evitare così l’utilizzo di buste di plastica.
Gli agriturismi, in Italia, hanno avuto l’abilità di arricchire progressivamente la propria offerta con servizi innovativi per praticare anche attività fisica: dall’equitazione al tiro con l’arco, dal trekking alle passeggiate lungo percorsi archeologici o naturalistici, ma anche corsi di cucina, di manutenzione dei prodotti ortofrutticoli e di cura dell’orto oltre che, ovviamente tralasciando l’attività fisica, degustazioni varie di prodotti tipici locali.
Gli agriturismi, inoltre, sono diffusamente apprezzati anche per la quantità di luoghi tipici che offrono la possibilità di visitare, caratteristici per turisti stranieri e “nostalgici” per i connazionali: frantoi, malghe, cantine, aziende agricole o mercati degli agricoltori, tutti luoghi dove è anche possibile contribuire all’economia locale e alle piccole produzioni acquistando i prodotti a chilometro zero.
Al momento esistono circa 23.000 aziende agrituristiche in Italia, per un totale di più di 245 mila posti letto e quasi 450 mila coperti per il ristoro, oltre a 11.400 mila piazzole per il campeggio e circa 1500 attività di fattoria didattica per i più piccoli: numeri destinati a crescere a vista d’occhio, considerato l’apprezzamento dei clienti d tutti i generi.