L’Ue autorizza per altri 5 anni l’utilizzo del glifosato
L’Unione europea ha autorizzato per altri 5 anni uno dei prodotti chimici più usato in agricoltura: il glifosato. Utilizzato principalmente come erbicida da anni è al centro di violentissime polemiche sollevate da comitati popolari e associazioni ambientaliste per un suo sospetto potenziale cancerogeno
La decisione di Bruxelles è stata approvata con 18 voti favorevoli, 9 contrari ed un astenuto. Ad opporsi a questa decisione con fermezza il nostro Paese, insieme a Francia Belgio, Grecia, Croazia, Cipro, Lussemburgo, Malta ed Austria, mentre il Portogallo si è astenuto. La Germania, dopo un lungo periodo di indecisione, si è invece espressa a favore della proroga, insieme alla Spagna e a i Paesi dell’Europa dell’Est dove il prodotto è particolarmente utilizzato.
L’approvazione dell’Ue non mette comunque in discussione le limitazioni che in via cautelativa sono state già adottate in Italia contro possibili effetti nocivi della molecola.
“L’Italia – ha commentato il Ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina – già adotta disciplinari produttivi che limitano l’uso del glifosato a soglie inferiori del 25% rispetto a quelle definite in Europa al fine di portare il nostro Paese all’utilizzo Zero del glifosato entro il 2020».
Dal 2016 il nostro sistema normativo prevede infatti il divieto di utilizzo di questo erbicida in aree considerate particolarmente vulnerabili e sensibili quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie. Inoltre viene fatto divieto di utilizzare questa sostanza anche in campagna nella fase che viene definita pre-raccolta se il suo impiego è diretto “al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la trebbiatura”.
Fra gli enti a denunciare una probabile pericolosità di questa molecola per la salute umana spicca lo Iarc, (l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) che ha inserito il prodotto commercializzato da Monsanto nei gruppi 2A, quelli a cui appartengono le sostanze classificate come probabilmente cancerogene.
Diversa invece l’opinione dell’EFSA, l’Agenzia della sicurezza alimentare europea, che ha più volte sottolineato come – grazie alle scrupolose regole europee che disciplinano rigorosamente l’utilizzo degli agrofarmaci in agricoltura – per il glifosato non possono essere segnalati rischi effettivi per la salute dei cittadini.
L’impiego di questa sostanza in agricoltura, brevettata da Monsanto con il marchio Round up, è di fatto estremamente ampio. Commercializzato negli Usa dal 1974, è stato da quel momento utilizzato in tutto il mondo per contrastare tutte le infestanti più difficili, aiutando la produttività delle principali coltivazioni che giungono sulla nostra tavola. Dal mais, al grano, dal riso alle colture arboree, passando per i vigneti, gli uliveti e gli agrumeti è oggi veramente difficile individuare un centimetro di suolo, o di tutto il sistema acquifero, che non sia venuto a contatto con il contestato erbicida.
Cristiana Persia