LIPU, BANDIRE IL PIOMBO DALL’ATTIVITA’ VENATORIA
Bandire il piombo dall’attività venatoria, evitando così danni alla fauna selvatica, all’ambiente e alla salute umana. È la richiesta che il presidente Lipu-BirdLife Italia Fulvio Mamone Capria rivolge oggi in una lettera inviata al ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti con riferimento al negoziato che si sta svolgendo a Quito, in Ecuador, nell’Ambito della Cop 11 della Convenzione sulle specie migratrici. «Seguiamo con grande attenzione e speranza gli sviluppi del negoziato – scrive il presidente Lipu – L’intera comunità scientifica ha ormai sciolto ogni dubbio circa la pericolosità del piombo, che continua a essere diffuso sul territorio per via delle munizioni utilizzate durante la caccia. Gli stessi documenti scientifici preparatori alla Cop 11 attestano in modo inequivocabile i rischi connessi a tale pratica. Chi ha a cuore il benessere della comunità umana e della biodiversità – prosegue Mamone Capria – si augura dunque che il Governo italiano sappia cogliere la storica opportunità fornita dalla Cop 11, decidendo di porre fine al fenomeno della diffusione del piombo che, non a caso, risulta già bandito da importanti filiere industriali quali ad esempio quella dei carburanti. Chiediamo dunque al ministro Galletti – conclude il presidente Lipu – di trasmettere con urgenza alla delegazione italiana presente a Quito l’indicazione di vietare l’utilizzo del piombo nel munizionamento venatorio. Sarebbe un atto di saggezza e responsabilità, richiesto a gran voce dalla comunità scientifica, sanitaria e naturalistica e ormai non più rimandabile».