martedì, Dicembre 3, 2024
AmbienteEconomia marina

Life Delfi: salvare i delfini e aiutare i pescatori

Partito il progetto del CNR con la collaborazione di quattro Aree Marine Protette, università e associazioni ambientaliste cofinanziato dalla UE

Gli esperti del Consiglio Nazionale delle Ricerche, insieme ad un ampio e qualificato partenariato, hanno elaborato il progetto Life Delfi, con lo scopo di rispondere all’interrogativo: è possibile proteggere i delfini e salvare contemporaneamente il pescato del giorno?, iniziativa che può contare anche sul cofinanziamento dell’Unione Europea.

Il progetto si pone gli obiettivi di ridurre le interazioni delle attività di pesca con i delfini, salvaguardare questi esemplari e limitare le perdite economiche dei pescatori.

Il primo incontro operativo si è svolto a Roma con la presenza dei rappresentanti dei nove partner coinvolti: a collaborare al progetto europeo coordinati dal CNR ci sono quattro Aree Marine Protette (Isole Egadi; Punta Campanella; Tavolara Punta Coda Cavallo; Torre del Cerrano), le associazioni Legambiente Onlus, Blue World Institute of Marine Research and Conservation, Filicudi WildLife Conservation e le Università degli di Studi di Padova e Siena.

Le aree pilota del progetto europeo saranno otto in Italia (Punta CampanellaIsole Egadicosta ToscanaIsole EolieTavolaracosta Veneta (zona a nord del delta del Po), Torre del CerranoAdriatico centrale) e due in Croazia (Istria e Cres).

La scelta di queste zone non è casuale, lì infatti la presenza dei delfini è in aumento e accade sempre più spesso che le loro interazioni con le attività di pesca procurino un bilancio economico negativo per i pescatori a causa del danneggiamento delle reti o della sottrazione di pesce mangiato dai delfini. Battute di pesca che capita finiscano anche con delfini feriti o morti impigliati nelle reti.

Alla base del progetto, oltre a dati raccolti da precedenti ricerche bibliografiche, c’è un sondaggio sottoposto ad oltre cento pescatori operanti nelle aree pilota di Life Delfi. I risultati e i numeri emersi sono chiari: il 94% dei pescatori ha riferito un’alta presenza di delfini (da 2 a 20 individui al giorno) durante l’estate. Il 68% di loro ha riferito di un aumento della presenza di circa tre volte nell’ultimo decennio.

Il danno riportato, principalmente nelle acque circostanti alle aree marine protette, si aggira in media intorno ai 1500-2000 euro all’anno, con occasionali perdite gravi fino a 10000-20000 euro. Un forte impatto socio-economico in aree in cui la pesca è tra le attività principali senza dimenticare l’alto numero di delfini morti per interazioni con gli attrezzi da pesca, 24 tra il 2012 e il 2015. Per limitare questi inconvenienti il progetto Life Delfi proporrà azioni dirette all’uso di tecniche alternative per la pesca e attività di informazione e sensibilizzazione verso pescatori e cittadini.

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