LAV-ECEAE: NO ALLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE PER I DETERSIVI
I rappresentanti della Coalizione Europea contro la sperimentazione animale (ECEAE) – rappresentata in Italia dalla LAV – mercoledì 11 marzo si sono riuniti davanti al Parlamento inglese (portando, simbolicamente, scope e oggetti per “pulire dalla crudeltà” l’Ue) per chiedere all’Unione Europea di vietare i test su animali anche per i prodotti di detergenza della casa, come già avviene per i cosmetici. La giornata, infatti, segna il secondo anniversario dell’entrata in vigore del bando dei test su animali per fini cosmetici: una battaglia che ha visto i membri dell’ECEAE protagonisti per venti anni e – sostiene una nota della LAV – ” la cui vittoria ha segnato una svolta in ambito scientifico e culturale, permettendo lo sviluppo di metodi innovativi sicuri e predittivi per la salute dell’uomo”.
La battaglia per l’abolizione dei test cosmetici su animali ha contribuito ad accrescere la coscienza di ciò che realmente si nascondeva dietro ai prodotti di bellezza, ottenendo un supporto totale dall’opinione pubblica, sempre più contraria alla vivisezione, soprattutto in un ambito così voluttuario. Questo divieto, però, non è sufficiente: “forti del successo in ambito cosmetico, non possiamo dimenticare che ogni giorno migliaia di animali vengono uccisi per testare inutilmente la sicurezza di prodotti comuni come saponi, detersivi per i piatti e profumatori per il bagno. – afferma la biologa Michela Kuan, responsabile LAV settore Vivisezione – Iniezioni, alimentazione e inalazione forzata di prodotti di detergenza, e infine la morte. Tutto questo deve finire: l’Europa mandi un messaggio chiaro a tutto il Mondo per vietare questa pratica crudele”. Il divieto dei prodotti cosmetici, infatti, ha influenzato il commercio internazionale facendo investire i Paesi extra-UE in metodi senza animali, rivelatisi attendibili, utili e rapidi.
“Auspichiamo – prosegue la nota della LAV – che l’Europa estenda il bando anche ai prodotti di detergenza per la casa, e diventi protagonista anche di questo cambiamento garantendo, oltretutto, l’immissione sul mercato di prodotti realmente sicuri per l’uomo e per l’ambiente e non frutto di obsolete sperimentazioni su animali, che hanno permesso di inquinare irreversibilmente le nostre terre e intossicare le persone. Per chi vuole fare un acquisto di detergenti cruelty-free, sono già disponibili oltre 600 aziende che hanno aderito allo standard internazionale “stop ai test su animali” la cui lista è consultabile su www.gocrueltyfree.org