giovedì, Novembre 21, 2024
Attualità

La CIA in Russia per parlare di economia agricola

Il presidente Dino Scanavino partecipa al Forum Economico Internazionale delle Comunità degli Stati Indipendenti, a Mosca, per un confronto con i vertici Istituzionali delle ex Repubbliche sovietiche

“L’agricoltura italiana, ed europea, deve contribuire a costruire un’economia efficiente sotto il profilo delle risorse, sostenibile e competitiva, per riuscire a battere la crisi energetica, ambientale e alimentare”. Queste le parole del presidente della CIA, Dino Scanavino, che a Mosca ha incontrato il ministro dell’economia Moldova, il vice ministro dell’agricoltura della Russia, il ministro del commercio Tagikistan, e il ministro dell’Agricoltura Uzbekistan, al Forum Economico Internazionale delle Comunità degli Stati Indipendenti (CSI).

La Confederazione, composta dalla maggior parte delle repubbliche dell’ex Unione Sovietica, si è confrontata sul rapporto tra modelli di sviluppo e risorse disponibili e i rischi collegati ai cambiamenti veloci e profondi negli equilibri mondiali. L’agricoltura, in questo scenario segnato dalla crisi, ha un ruolo centrale e per rispondere alle sfide, sia a livello nazionale che internazionale, deve continuare a svolgere attività preziose per il territorio.

“Gli agricoltori mantengono la funzione di gestione delle terre fondamentale per il futuro dei territori europei e, soprattutto, per le aree geografiche più marginali dove l’agricoltura, attraverso i servizi ambientali e il sostegno economico, rappresenta spesso l’unico freno allo spopolamento – afferma Scanavino –
È il caso, in Italia, dei territori colpiti negli ultimi mesi dagli eventi sismici. Territori che si sono spopolati e a rischio scomparsa. Nel processo di ricostruzione si dovrà ripartire dall’agricoltura riconoscendo il ruolo centrale delle imprese agricole nella produzione di beni di pubblica utilità, come l’affermazione e la salvaguardia della qualità dei paesaggi, il mantenimento della biodiversità, la stabilità del clima e la capacità di mitigare disastri naturali quali inondazioni, siccità e incendi”.

Il Forum si è tenuto in concomitanza con la 73° riunione del Consiglio economico CSI ed è stata dedicata una sessione “ad hoc” all’agricoltura e ai prodotti alimentari ecologici e sicuri. Il tema principale sul quale si è discusso è stato su come creare le condizioni per aumentare la produzione, migliorare la qualità e la sicurezza del settore nella CSI; della formazione di un comparto autosufficiente nell’area, anche sotto il profilo dei macchinari e delle infrastrutture. “Le imprese agricole – conclude il presidente Cia – dovranno mettere al centro del proprio modello di sviluppo la conoscenza e l’innovazione. Una sfida, che richiede investimenti nella ricerca, nella diffusione della conoscenza, nella condivisione delle innovazioni organizzative e di processo”.

In definitiva, le condizioni per aumentare la produzione alimentare e, al tempo stesso, migliorare la qualità e la sicurezza del cibo, passano necessariamente attraverso due tipologie di sostenibilità: quella ambientale e quella economica delle imprese agricole. Solo attraverso un sistema imprenditoriale competitivo, le circa 14 milioni d’aziende agricole presenti nell’Unione Europea, potranno continuare a gestire il 45% della superficie complessiva, e a dare lavoro alle quasi 30 milioni di individui.

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