La 7.a Festa Nazionale CIA – A Teramo con il cuore a L’Aquila
E’ partita dal capoluogo abruzzese, per un doveroso omaggio alla città duramente colpita dal terremoto, e poi si è spostata a Teramo la 7.a festa dell’Agricoltura organizzata dalla CIA
E’ partita da L’Aquila la 7.a Festa dell’Agricoltura organizzata dalla Confederazione italiana agricoltori, perché il tema centrale di quest’anno è stato quello della “salute” del settore nei territori colpiti da eventi catastrofici ed in particolare dai terremoti. E purtroppo nessuna città, nessun territorio, nessuna popolazione appaiono oggi così prostrati, abbandonati, frastornati, anche se sono passati quattro anni dal maligno sisma assassino, come quelli della provincia dell’Aquila.
Poi, dopo la penosa riflessione sullo stato dell’agricoltura in Abruzzo e nelle altre regioni dove negli ultimi anni il terremoto ha squassato città e campagne, la manifestazione della Cia si è spostata a Teramo, per una “tre giorni” di dibattiti, studi e confronti – ma anche di “festa”, appunto – tra gli operatori agricoli. Una imponente “mostra-mercato” delle eccellenze enogastronomiche d’Italia che ha caratterizzato tutto il centro storico della città abruzzese, estendendosi su una superficie di oltre 65 mila metri quadri, impegnati da stand, palchi e tensostrutture.
La manifestazione teramana è stata non solo una vetrina delle oltre 10 mila specialità agroalimentari del Belpaese, ma anche un “faro” acceso sulle opportunità e le problematiche del settore primario. Un settore che, come ha sottolineato il presidente della Cia Giuseppe Politi, ha dimostrato a più riprese una grande vitalità e che per questo dovrebbe essere guardato con maggiore attenzione da Governo e istituzioni.