Il mare degli Etruschi diventa un brand
Presentata al Castello di Santa Severa la nuova associazione DMO Etruskey per la promozione turistica del litorale: 1300 chilometri di territorio, un sito UNESCO e un porto internazionale. Della cordata fanno parte CoopCulture e la rete de “I Borghi Marinari di Roma”.
L’antico popolo degli etruschi quanto fascino esercita ancora sui vacanzieri? La nuova associazione DMO Etruskey, presentata proprio oggi al castello di Santa Severa, affacciato sul litorale pyrgense, non ha dubbi. “Obiettivo dell’associazione, è proprio quello di far crescere e conoscere il litorale a nord di Roma, tra la Tuscia e la Maremma, che dalla civiltà etrusca ha ereditato ingegno, accoglienza e ospitalità e che potrà finalmente essere riconosciuta come un’unica destinazione turistica”, ha spiegato Letizia Casuccio, direttore generale di CoopCulture e presidente della neonata Etruskey, di cui CoopCulture è capofila.
“La ricchezza e la diversità che ci caratterizzano devono diventare il motore di un’offerta territoriale completa. Per collaborare dobbiamo superare le divisioni e mettere a sistema le rispettive risorse e competenze“, ha detto. E, poi, come ha ricordato nel suo messaggio di saluto il Presidente ENIT, Giorgio Palmucci, “la sinergia istituzionale è fondamentale per prendersi cura dei bacini di autenticità del lifestyle italiano”. Il Progetto è stato tra i vincitori del bando d’interventi a sostegno delle Destinazioni Turistiche del Lazio, ed è stato tra i 25 progetti interamente finanziati, ottenendo 250mila euro dalla Regione Lazio.
Sono in programma un vero e proprio marchio d’area turistica, una piattaforma comune per la promozione dell’offerta e pacchetti turistici a tema. L’idea di fondo è che un brand riconoscibile e identitario possa essere in grado di proporsi anche nella filiera internazionale, aprendo nuovi spazi di mercato. “Parliamo di 100 chilometri di costa, con 8000 posti letto disponibili, da Ladispoli a Montalto, che hanno grandi potenzialità tra paesaggio, storia, arte, cultura, tradizione enogastronomica e che è un dovere valorizzare e far conoscere”, aveva spiegato Marco Maurelli, Presidente della rete “I Borghi Marinari di Roma”, che fa parte della cordata, in occasione della nascita dell’associazione. Si tratta di 1300 chilometri di territorio, con il sito UNESCO della Necropoli della Banditaccia di Cerveteri, il Parco archeologico di Vulci, tra Canino e Montalto di Castro, e il porto internazionale di Civitavecchia.
DMO Etruskey è stata costituita lo scorso gennaio tra 31 soggetti privati e i Comuni costieri di Allumiere, Barbarano Romano, Blera, Canale Monterano, Cerveteri, Civitavecchia, Ladispoli, Montalto Di Castro, Monte Romano, Santa Marinella, Tarquinia e Tolfa. Gli Etruschi furono uno dei popoli più progrediti del bacino Mediterraneo, tanto da entrare in concorrenza con i Fenici e i Greci per il controllo delle vie marittime. La costa a nord di Roma è ricca delle loro vestigia ed Etruskey sarà la porta d’ingresso per riscoprire queste meraviglie, fra cui Castrum Novum, l’antica fortezza romana di oltre duemila anni fa, riportata di recente alla luce da un’equipe di ricerca internazionale, sul litorale laziale nei pressi di Santa Marinella, destinato a diventare un vero Parco Archeologico sotto l’egida della Soprintendenza.