giovedì, Novembre 21, 2024
EXPO 2015

Expo: il biologico un’alleanza per lo sviluppo sostenibile tra agricoltori e consumatori

 

L’assemblea di Anabio sancisce il crescente sviluppo delle coltivazioni bio. L’Italia è prima nel settore. Il presidente Marchini: “I cittadini percepiscono il valore del biologico non solo in termini di qualità e di salubrità, ma di sostenibilità”. E il presidente nazionale della Cia Scanavino aggiunge: “La leadership che il nostro Paese ha conquistato in termini di produzione e di superfici coltivate deve tradursi in un protagonismo di azione politica e d’indirizzo, anche in sede comunitaria”.

 ciatoscana_logobox_anabio

L’Expo si colora di verde in occasione della giornata che la Cia dedica al biologico con l’assemblea di Anabio, l’associazione delle imprese agricole a conduzione “bio” aderenti alla Confederazione.

Una giornata “ad hoc” per fare il punto sulla crescente attenzione che i consumatori prestano alle produzioni biologiche. Ed emerge un dato confortante: l’opzione verso il bio non è solo spinta dalla qualità o dalla salubrità dei prodotti, ma da un’adesione culturale del consumatore che percepisce il biologico come un vettore per lo sviluppo sostenibile e la salvaguardia ambientale. Ciò che emerge dai report di Anabio è che nel caso del biologico si può parlare di una vera e propria alleanza tra produttore e consumatore nella prospettiva di uno sviluppo sostenibile.

Dalle rilevazioni emerge che i consumatori sono disposti a pagare fino al 15% in più un prodotto biologico e che se le ovvie declinazioni di salute e di naturalità sono i principali motivi di acquisto la parola rispetto rispecchia il primo valore ricercato dal 17% dei consumatori che scelgono il bio. Per converso la prima peculiarità che viene riconosciuta al prodotto biologico è di essere “non industrializzato” (la pensa così il 28% dei consumatori) che significa che il consumo di biologico è percepito come portatore di un diverso modello di sviluppo. Vi è poi un aspetto fiduciario che lega oltre un quarto dei consumatori al produttore. Ciò spiega il concetto di alleanza tra chi produce e chi consuma.

Un’alleanza che ha spinto l’Italia a conquistare la leadership europea sia per quanto riguarda le superfici coltivate a biologico sia per il numero d’imprese e di addetti. L’Italia ha attualmente in conduzione biologica circa un milione e 320 mila ettari (con un incremento del 12,8% nel 2014 sul 2013) con Sicilia e Calabria che si confermano le regioni capofila seguite da Puglia, Emilia Romagna e Toscana. Il totale degli operatori sfiora le 53 mila unità. Ma è sul fronte dei consumi che il biologico si rivela un fattore anticiclico. Mentre tutto il comparto dei consumi convenzionali ha subito una fortissima contrazione, il biologico ha fatto segnare un’impennata del 17,3 per cento nell’ultimo anno. Nella “top five” dei prodotti più consumati ci sono in testa le uova (9,2% dei prodotti bio acquistati) seguiti dai sostituti del pane (8%), latte (7,3%), frutta e verdura (6,%), carni (4%). Complessivamente il settore bio in Italia vale 3 miliardi di euro.

“Questi risultati -ha commentato il presidente di Anabio, Federico Marchini- confermano come per le produzioni biologiche ci sia da una parte uno spazio di mercato sempre più rilevante, ma dall’atro che il consumatore avverte ormai chiaramente come il valore aggiunto della sostenibilità sia decisivo. Per questo, come associazione, ci battiamo perché vi sia una sempre maggiore attenzione al biologico non solo come pratica colturale, ma come modello di sviluppo. Ecco perché abbiamo legato nella giornata di oggi il tema delle produzioni biologiche a quello della biodiversità. Senza una tutela e una valorizzazione della biodiversità, non c’è l’opportunità di dispiegare totalmente il valore delle coltivazioni e delle produzioni biologiche”.

Dall’assemblea di Anabio emerge chiaramente come il consumo e la produzione di prodotti biologici assurga a stile di vita: Basti pensare ai tanti produttori che si danno alla conservazione e ri-coltivazione di frutti antichi, di specie vegetali dimenticate, basti pensare a quanto l’agricoltura nelle zone di montagna stia recuperando produzione proprio grazie al biologico, ma basti pensare anche a tutto il movimento dei Gas, alla nascita di catene specializzate in distribuzione di prodotti bio, alla crescente attenzione che la Gdo dedica a queste produzioni per determinare attraverso il biologico una sorta di rivoluzione verde del produrre e del consumare.

“Quando come Confederazione -ha evidenziato il presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino- pensiamo alla filiera integrata, quando parliamo di multifunzionalità agricola, quando rivendichiamo il giusto reddito per l’impresa agricola abbiamo in mente ciò che ha significato lo sviluppo del biologico. Sono personalmente persuaso che la leadership che l’Italia ha conquistato in termini di produzione e di superfici coltivate a biologico debba necessariamente tradursi anche in un protagonismo di azione politica e d’indirizzo, anche in sede comunitaria, per fondare su questo esempio un modello di sviluppo economico sostenibile che parte dall’agricoltura”. In questo, ha chiosato Scanavino, “sta il nostro nuovo protagonismo agricolo”. Sostenuto dall’alleanza di valori che nel perimetro del biologico si è venuta spontaneamente determinando tra chi produce e chi consuma.

Autore

  • Roberto Ambrogi

    Giornalista professionista, specializzato nel settore economico-finanziario con pluridecennale esperienza maturata attraverso tutti i tipi di media (agenzie di stampa, quotidiani e periodici, radio, tv e web). Esperto di comunicazione, effettuata in vari settori economici (per conto di società finanziarie, industrie agroalimentari, aziende commerciali e turistiche) e politici (Responsabile rapporti con la Stampa di Partiti e Gruppi Parlamentari). Attualmente Presidente di ARGA Lazio (Gruppo di specializzazione dell'Associazione Stampa Romana) e Vicepresidente di UNARGA (l'Unione delle varie ARGA regionali), Tesoriere del Gruppo Romano Corrispondenti e del Gruppo Romano Giornalisti Pensionati.

    Visualizza tutti gli articoli
Hide picture