Da Cibus Connect opportunità per l’agroalimentare italiano
Un nuovo format della manifestazione fieristica parmense, in programma negli anni dispari, per connettere le nostre eccellenze ai mercati internazionali
Dopo il successo del padiglione ad Expo2015 ed una edizione straordinaria nel 2016, Cibus diventa annuale: negli anni dispari si terrà “Cibus Connect”, un format agile di soli 2 giorni che coniuga il momento espositivo con quello business B2B e quello convegnistico finalizzato alla divulgazione dei temi di attualità in ambito food e retail internazionale.
Cibus Connect 2017, organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare, si terrà a Parma da mercoledì 12 aprile a giovedì 13 aprile 2017. Vi esporranno oltre 500 aziende alimentari italiane selezionate in due padiglioni che presenteranno nuovi prodotti, illustrati da molteplici show cooking. Saranno presenti anche 50 produttori selezionati da Slow Food che si propongono a nuovi mercati. Cibus Connect rappresenta anche un momento di incontro della community agroalimentare italiana e di programmazione della prossima edizione di Cibus 2018.
“Far conoscere non solo la qualità dei nostri prodotti, ma il valore assoluto dell’industria alimentare italiana – ha dichiarato Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare – modello di riferimento apprezzato e sostenibile sullo scenario mondiale, ma anche leva di rilancio economica ed occupazionale per il nostro Paese. Per farlo ci rivolgiamo a target diversi: buyer, giornalisti, investitori non solo per la promozione del business a breve ma per il consolidamento di una reputazione unica nel tempo. A questo serve Cibus Connect, uno strumento per dare continuità al messaggio anche negli anni dispari con strumenti efficaci e sperimentati quali incoming di operatori, visita dei territori e delle più qualificate realtà produttive. A conferma dell’ ’accordo decennale tra Federalimentare e Fiera di Parma, tra chi non è minimamente interessato a copiare manifestazioni fieristiche internazionali con la stereotipata presenza di espositori di tanti Paesi, ma piuttosto tra chi vuole che Cibus sia sempre di più l’appuntamento mondiale in cui l’agroalimentare italiano si racconta”.
Sul ruolo della manifestazione fieristica Cibus è intervenuto Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma: “I recenti successi hanno confermato il primato e l’efficacia di Cibus come piattaforma per l’Internazionalizzazione del Made in Italy Alimentare. Le ragioni di questo successo nascono dalla visione dei nostri stake holders che negli anni passati hanno investito e creduto in un progetto che oggi vede Fiere di Parma ai vertici, non solo in Italia, per tassi di crescita ed efficienza. Le prospettive di sviluppo per il futuro ora sono definite anche grazie al ad un quartiere tra i più moderni in Europa e un management giovane ma competente e motivato. In questo contesto chiaro e consolidato nasce l’esigenza di una cadenza annuale per CIBUS che si allinea a tutte le grandi fiere del made in Italy. Lo facciamo cercando comunque di innovare capitalizzando la straordinaria esperienza maturata in EXPO; quindi Cibus Connect 2017 sarà il test per un format fieristico breve, chiavi in mano, focalizzato su business matching e networking, sempre più condiviso con la nostra community”.
Una parte importante di Cibus Connect è dedicata alla divulgazione e alla formazione, con convegni, Forum internazionali e workshop. Tra questi spicca il Forum “Posizionamento del Made in Italy agroalimentare rispetto all’evoluzione internazionale dei consumi” organizzato in collaborazione con The European House – Ambrosetti. Tra i relatori sono stati invitati gli imprenditori Marco Lavazza, Giampiero Calzolari (Granarolo) Francesco Mutti, Alberto Balocco, Paolo Zanetti, Jean Marc Bernier, Matteo Zoppas. E i Ministri Martina, Calenda e Lorenzin, oltre a Luigi Scordamaglia (Federalimentare) e Ines Aronadio, Dirigente ufficio agroalimentare e vini dell’ICE.
“Il settore agroalimentare italiano ha dimostrato nell’ultimo decennio grande vitalità e notevole resilienza – ha osservato Valerio De Molli, Managing Partner di The European House – Ambrosetti – Mentre la produzione industriale italiana è ad un livello di circa 20 punti percentuali inferiore rispetto a quindici anni fa, la produzione industriale del settore agroalimentare è cresciuta di più di 5 punti percentuali negli ultimi quindici anni. Ancora più significativa è la crescita a valore: il settore agroalimentare, con €135 miliardi di fatturato e più di €35 miliardi di esportazioni è un vero motore del sistema Paese”.
Sulla partecipazione dei produttori selezionati da Slow Food è intervenuto Roberto Burdese, Consigliere delegato di Slow Food Promozione: “Sin dai primi anni di vita di Slow Food Italia, abbiamo lavorato per favorire la nascita di relazioni tra le piccole aziende alimentari di eccellenza del nostro Paese e il mondo degli operatori professionali. Questa vocazione non solo non è venuta meno nel corso degli anni, ma è cresciuta molto, soprattutto all’interno dei nostri grandi eventi: Terra Madre Salone del Gusto, Cheese, Slow Fish. D’altro canto, sono le stesse aziende che fanno parte della nostra rete a chiederci un supporto anche sul fronte commerciale. La missione di Slow Food è la tutela della biodiversità e l’educazione alimentare dei cittadini, tuttavia senza adeguate reti di distribuzione dei prodotti la nostra azione perderebbe parte della propria efficacia. È questo lo spirito con cui abbiamo accolto l’invito di Fiere di Parma a collaborare alla realizzazione di questo nuovo format che nasce sotto il cappello di una fiera nota e affermata come Cibus”.
Le date di Cibus Connect si incrociano con quelle di Vinitaly per favorire un incoming sistemico di circa 700 top buyers da ogni parte del mondo, come Cencosud (Argentina) / Spar (Austria) / Benlai, City Super, Metro Cash and Carry (Cina) / Tesco (Irlanda) / Lotte (Corea) / LuLu Hypermarkets /Alligator (Russia) / Sam’s Club, Schnuck Markets,Wegmans Food Markets, Whole Foods Market (USA) ed altri ancora. Per la prima volta il programma dell’ICE “Discover the Authentic Italian Taste” consentirà agli operatori esteri di visitare sia Vinitaly che Cibus Connect.
“In coincidenza con Cibus Connect, e in sinergia con le attività realizzate in occasione di Vinitaly, stiamo organizzando incoming di operatori esteri – ha spiegato Ines Aronadio, Dirigente ufficio agroalimentare e vini dell’ICE – abbiamo attivato 25 Uffici con l’obiettivo di coinvolgere circa 150 buyer e interlocutori commerciali di alto profilo”.
In programma due workshop di Federalimentare: “L’impresa sostenibile” un seminario su come organizzare l’attività di un’azienda su valori sociali, etici ed ambientali; “Innovazione e Sostenibilità” un workshop su carbon footprint, product environmental footprint e valorizzazione dei residui del comparto agrumario per produrre additivi naturali e ingredientistica per marmellate industriali.
Altri workshop in fiera sono organizzati da Agrifood Monitor, Confimprese, ItalianFood. Net, Lebensmittel Zeitung, Lsa, MarkUp-GdoWeek, Progressive Grocer, Retail Asia (vedi programma allegato).
Complementare a Cibus Connect si terrà nel quartiere fieristico di Parma “ORIGO, Geographical Indications’ Global Forum – Forum mondiale dedicato delle Indicazioni Geografiche”. Il Ministero delle Politiche Agricole e la Regione Emilia‐Romagna, con il patrocinio della Commissione Europea, ospitano a Parma, grazie a Unione Parmense per gli Industriali e Fiere di Parma, il primo grande evento fieristico B2B dedicato alle sfide e alle opportunità globali del sistema delle indicazioni geografiche dell’Unione Europea.
Nella giornata dell’11 aprile, ORIGO ospita un evento di confronto ed analisi sull’agenda europea ed internazionale delle Indicazioni Geografiche, il giorno successivo una promozione delle relazioni B2B tra DOP e IGP europee ed extraeuropee ed i top buyers internazionali che saranno presenti a Cibus Connect 2017.