Controlli sui prodotti agroalimentari: presentato il Report ICQRF 2024
Svolti oltre 54.800 controlli, verificati più di 28.500 operatori (produttori e commercianti) e oltre 54.000 prodotti, assieme a 11.571 analisi di laboratorio
Il comparto agroalimentare è un pilastro dell’economia italiana e un ambasciatore della nostra identità nel mondo. La qualità e l’unicità dei prodotti Made in Italy, frutto di tradizioni, vanno tutelate con rigore e continuità.
A questa tutela continua a provvedere l’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari (ICQRF) che, assieme al Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (CONAF), ha presentato il Report ICQRF 2024, documento molto dettagliato che riporta lo stato dei controlli sulla filiera agroalimentare italiana– un comparto del valore di 707 miliardi di euro, cresciuto del 34% rispetto al 2015.

Nel 2024 l’ICQRF ha svolto oltre 54.800 controlli, verificando più di 28.500 operatori (produttori e commercianti) e oltre 54.000 prodotti, assieme a 11.571 analisi di laboratorio. La maggior parte dei controlli ha riguardato prodotti alimentari DOP, IGP e biologici, il restante 10% mezzi tecnici per l’agricoltura (fertilizzanti, mangimi, sementi, fitosanitari). Le irregolarità riscontrate sono state pari al 12,9% dei prodotti e all’8,6% dei campioni analizzati. Sono stati sequestrati quasi 13 milioni di kg di merce, per un valore complessivo superiore a 22 milioni di euro, evidenziate 161 notizie di reato, 6.136 sanzioni amministrative contestate, 2.381 ordinanze di ingiunzione (valore complessivo: 8,6 milioni di euro) 3.847 diffide emesse. Questi risultati rappresentano una concreta testimonianza dell’efficienza del sistema di controllo italiano a tutela della legalità, della qualità e della sicurezza alimentare.

Nel corso della presentazione del rapporto Felice Assenza, Capo Dipartimento dell’Ispettorato, ha sottolineato che “L’articolato sistema dei controlli fornisce un contributo importante alla tutela dei nostri imprenditori onesti e delle persone, concorrendo a rafforzare l’ottima reputazione dei prodotti italiani. Un ruolo che si affianca a quello dei dottori agronomi e dottori forestali, a cui è deputato l’impegno a produrre in modo sostenibile, sano e conforme alla normativa. Il Report 2024 è lo specchio di un lavoro enorme che quotidianamente svolgiamo a tutela del consumatore. Fra i tanti dati disponibili, però, mi preme valorizzare gli 809 controlli relativi alle pratiche commerciali sleali, numero raddoppiato rispetto al 2023. È un’attività mirata a contrastare le pratiche commerciali ingannevoli (per azione od omissione) e le pratiche commerciali aggressive, rivolta in particolar modo a tutela dei piccoli produttori. Tra le più frequenti contestazioni amministrative troviamo le condizioni contrattuali (41,5%), il mancato rispetto dei termini di pagamento (28,8%) e la modifica contrattuale. I piccoli produttori, ossatura della filiera agroalimentare italiana, trovano così un alleato per affrontare alla pari le sfide del mercato”.
Mauro Uniformi, Presidente CONAF, ha invece evidenziato che nelle aziende agricole e agroalimentari gli standard qualitativi e produttivi sono sempre più alti, sottolineando che “I dottori agronomi e forestali portano in campo competenze e conoscenze specialistiche per produrre cibo sano e sicuro, per farlo in modo sostenibile sia economicamente che socialmente, e per aggiungere valore ad un sistema che, anche grazie al loro operato, ha una forte identità ed è in forte crescita”. Non ha mancato però di evidenziare come si profilino sfide sempre più difficili: cambiamento climatico, organismi alieni, nuove tecnologie, nuovi mercati internazionali. Ed ecco allora che le competenze e l’impegno del CONAF vengono valorizzate dalla collaborazione con l’ICQRF, che mette al riparo dalle frodi e da chi cerca di aggirare il sistema.

Vigilanza sugli organismi di certificazione
L’ICQRF vigila anche sugli organismi di controllo e certificazione: alla fine del 2024 erano 53 gli organismi autorizzati (33 privati, 20 pubblici), i prodotti IG certificati 893, 194.387 gli operatori agroalimentari e 94.000 gli operatori biologici sottoposti a controllo. Sono stati approvati1.224 piani di controllo e tariffari e 181 decreti di autorizzazione, di cui 13 nel settore vitivinicolo e 12 per il biologico.
Prospettive future
Il 2025 vedrà il rafforzamento delle attività di vigilanza, in particolare nei settori a maggior rischio:
- Maggiore presidio sui prodotti provenienti da aree deforestate illegalmente
- Contrasto alle frodi online e alle pratiche commerciali sleali
- Integrazione dell’intelligenza artificiale nel sistema di analisi e vigilanza
- Promozione della sostenibilità e della trasparenza nelle filiere agricole e alimentari.
La Cabina di Regia per il controllo agroalimentare
Durante la presentazione del rapporto è stato anche sottolineato l’importante ruolo della Cabina di Regia per il controllo agroalimentare. Istituita nel 2022 presso il MASAF, la Cabina di Regia vede la partecipazione di ICQRF, Carabinieri per la Tutela Agroalimentare e Forestale, Carabinieri per la Tutela della Salute (NAS), Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, AGEA, Agenzia delle Dogane e di recente anche Polizia Stradale e Vigili del fuoco. Il coordinamento tra enti rafforza l’efficacia delle verifiche, concentrandole su porti, frontiere e post-importazione, nonché sulla corretta etichettatura del Made in Italy anche in nuovi comparti (tabacco, conserve, cereali).