Coldiretti lancia la prima task force di ‘Agricoltori Ranger’
Una rete di operatori del settore a prevenzione degli incendi che stanno devastando boschi, pascoli, vigneti e uliveti
Non solo boschi ma almeno 2500 ettari di terreno fra quelli dedicati a pascolo, oltre a vigneti e uliveti sono andati a fuoco nell’ultimo mese, uccidendo anche molti animali d’allevamento, in un fenomeno che ha coinvolto tutta la Penisola, concentrandosi in particolar modo in Sicilia. E’ quanto stima la Coldiretti che di fronte alla devastante ondata di incendi che mette a rischio l’ambiente, l’economia, e inevitabilmente anche le vite umane ha immediatamente promosso un’alleanza tra gli agriturismi a marchio Campagna Amica e FederForeste per l’avvio di una vera e propria task force di agricoltori a difesa del territorio.
Quella che si configura come la prima rete nazionale di operatori a tutela dei boschi italiani si fonda infatti sull’azione di monitoraggio di questi “agricoltori ranger” diffusi capillarmente in tutte le aree agricole italiane che saranno impegnati – sottolinea la Coldiretti – nella prevenzione degli incendi con la segnalazione immediata alle autorità responsabili delle emergenze che potranno verificarsi.
Una azione concreta di difesa dei campi coltivati e dei 12 miliardi di alberi presenti nei boschi italiani che coprono quasi un terzo della superficie nazionale. “Nella lotta agli incendi è determinante la tempestività di intervento” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.
Una possibilità anche per cogliere, sottolinea Coldiretti, le opportunità offerte dalla legge di orientamento nel settore primario che invita le pubbliche amministrazioni a stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali “alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale”.
L’emergenza quest’anno si configura decisamente drammatica anche perché nel primo semestre del 2017 in Italia sono caduti appena 251 millimetri di pioggia, ben il 30% in meno rispetto alla media di riferimento.
Gli incendi provocano purtroppo danni incalcolabili dal punto di vista ambientale, sia per la distruzione della biodiversità delle aree colpite, sia per la perdita di ampie aree di bosco che rappresentano dei veri polmoni verdi per il nostro Paese, concorrendo in maniera sostanziale ad assorbire l’anidride carbonica responsabile dei cambiamenti climatici.
L’iniziativa di Coldiretti è mirata quindi ad un coinvolgimento più diretto della popolazione, nella convinzione che solo attraverso l’adozione di piani che trasformino la risorsa boschiva in una effettiva opportunità lavorativa, si potrà decretare una manutenzione ordinata di queste preziose aree e disinnescare quelle condizioni – anche dolose – che provocano gli incendi.
Cristiana Persia