domenica, Novembre 24, 2024
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Coldiretti, la fioritura al Castelluccio va preservata

L’associazione spinge le istituzioni a garantire un’adeguata viabilità nella piana sopra Norcia, per consentire la semina delle lenticchie IGP e il successivo spettacolo offerto dal suggestivo colore dei fiori

La fioritura della lenticchia è attesa da ben 250mila turisti che giungono sull’altipiano di Castelluccio da maggio a luglio per ammirare lo straordinario spettacolo della fioritura che quest’anno dovrebbe festeggiare anche il ventennale dal riconoscimento comunitario avvenuto con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 12 giugno 1997. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che occorre garantire una adeguata viabilità per consentire la semina del pregiato legume e il successivo spettacolo offerto dal suggestivo colore viola dei fiori.

Una corsa contro il tempo per garantire la sopravvivenza di un prodotto simbolo delle aree terremotate che alimenta un importante indotto economico ed occupazionale e svolge un effetto traino per il turismo e l’intero settore agroalimentare. La lenticchia di Castelluccio – informa la Coldiretti – è un prodotto dell’agricoltura di montagna coltivato in maniera del tutto naturale a quota 1.400 metri secondo le prescrizioni del disciplinare di produzione approvato dall’Unione Europea. La lenticchia viene seminata su una superficie di circa 525 ettari per una produzione che, a seconda delle stagioni si aggira attorno ai 3.700 quintali di prodotto. La Lenticchia di Castelluccio di Norcia IGP è confezionata in sacchetti di juta o plastica ed in contenitori di cartone, dal peso di 250 gr, ½ kg o 1 kg che riportano, in tutti e tre i casi il marchio comunitario IGP (Indicazione Geografica Protetta). Un aspetto da tenere in considerazione è infatti quello – conclude la Coldiretti – della difesa della lenticchia di Castelluccio di Norcia Igp dalle frodi che si sono allargate anche su Internet.

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