Censis: l’Italia riparte con patrimonio agroalimentare
Il presidente nazionale della Cia Dino Scanavino commenta il 49° Rapporto dell’istituto: “Una nuova conferma dell’importante contributo che le imprese e i lavoratori del settore primario stanno fornendo alla ripresa del Paese”.
In una fase in cui la crescita generale dell’economia nazionale stenta a decollare, l’agroalimentare Made in Italy con la sua forte spinta di internazionalizzazione, i suoi legami con il turismo, la cultura e le bellezze paesaggistiche, rappresenta la piattaforma di rilancio del sistema Paese. Sono questi alcuni dei passaggi più significativi del 49° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese. “Dati e risultanze -commenta il presidente nazionale della Cia-Agricoltori Italiani Dino Scanavino- confermano l’importante contributo che le imprese e i lavoratori del settore agricolo stanno fornendo alla ripresa del Paese”.
“In una fase in cui, nonostante alcuni timidi segnali di ripresa, è ancora l’incertezza a caratterizzare il contesto nazionale, l’agroalimentare rappresenta uno degli asset più strategici -spiega Scanavino-. La crescita continua delle esportazioni di cibi e bevande e il nuovo ruolo dell’agricoltura, quale fattore di coesione sociale, viste le implicazioni culturali, turistiche e ambientali che vi risiedono, sono elementi sui quali è necessario continuare a investire.
In tal senso, conclude il presidente nazionale della Cia, “più l’agricoltura diventerà centrale all’interno della filiera, più la crescita competitiva del Made in Italy agroalimentare sarà decisiva per far ripartire il Paese”.