sabato, Novembre 23, 2024
Ambiente

Cambia la Costituzione: ora tutela anche l’ambiente

La Camera ha approvato la proposta di legge costituzionale che modifica gli articoli 9 e 41 della Carta. La tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali sono un principio fondamentale dello Stato

In poche righe una trasformazione epocale. La tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi entra nella Costituzione e lo fa dalla porta principale. L’Aula della Camera ha approvato definitivamente la proposta di legge costituzionale che modifica gli articoli 9 e 41. La legge votata a Montecitorio, in quarta lettura complessiva, è il risultato di otto iniziative parlamentari confluite nel testo unificato passato ieri ed è stata approvata con amplissima maggioranza, 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti. Il Senato aveva approvato lo stesso testo lo scorso 3 novembre con la maggioranza dei due terzi e di conseguenza il provvedimento entra subito in vigore. Una riforma di portata storica. Una risposta sostanziale alle esigenze diffusamente sentite nella società italiana, frutto di una progressiva consapevolezza di una coscienza ambientale comune.

L’intervento modifica gli articoli 9 e 41 della Carta integrando la difesa del paesaggio e del patrimonio storico con la natura, la biodiversità, gli ecosistemi e la tutela degli animali nell’interesse delle prossime generazioni. L’articolo 9 è uno dei dodici che fanno parte dei Principi Fondamentali e esprimono le basi della vita e dell’organizzazione dello Stato. L’articolo 41 è compreso nella Parte I: diritti e doveri dei cittadini. Titolo III: rapporti economici

Ecco come cambiano i due articoli (le novità in maiuscolo).
Articolo 9:
«La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio artistico della Nazione. TUTELA L’AMBIENTE, LA BIODIVERSITA’ E GLI ECOSISTEMI, ANCHE NELL’INTERESSE DELLE FUTURE GENERAZIONI. LA LEGGE DELLO STATO DISCIPLINA I MODI E LE FORME DI TUTELA DEGLI ANIMALI».
Articolo 41:
«L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, ALLA SALUTE, ALL’AMBIENTE. La legga determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali E AMBIENTALI»

Il provvedimento legislativo espande anche l’ambito di applicazione della disciplina per la tutela degli animali «alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e di Bolzano nei limiti delle competenze legislative ad esse riconosciute dai rispettivi statuti».

Mettere mano a una Costituzione, addirittura nella parte riguardante i principi fondamentali, non è mai una cosa agevole, ne sanno qualcosa quelli che ci hanno provato, ma in questo caso il sentire comune di una parte molto larga della società legato ai temi della tutela dell’ambiente e della salute nelle loro accezioni più larghe ha permesso un risultato eccezionale confermato anche dalle reazioni dei politici che sono stati in prima fila.

Fico: passaggio storico
Il presidente della Camera Roberto Fico ha evidenziato che «la tutela dell’ambiente diventa un principio fondamentale della nostra Costituzione». Secondo Fico «si tratta di un passaggio storico. Un segnale chiaro del Parlamento che dovrà essere un faro per il presente e il futuro del nostro Paese».

Palazzo Chigi: giornata storica, paese sceglie sostenibilità
«Dal Parlamento via libera all’inserimento della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi nella Costituzione. – si legge nell’account twitter di palazzo Chigi – È una giornata storica per il Paese che sceglie la via della sostenibilità e della resilienza nell’interesse delle future generazioni».

Cingolani: giornata epocale
«È una giornata epocale– commenta il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, presente in Aula – testimonio qui la presenza del governo che crede in questo cambiamento grazie al quale la nostra Repubblica introduce la tutela dell’ambiente tra i valori fondanti – e osserva – L’articolo 9 afferma il valore primario di tutelare la casa in cui viviamo, sancisce il diritto a un ambiente salubre. Molti Paesi del mondo hanno già fatto questa operazione e si tratta di un passaggio assolutamente necessario per un Paese come l’Italia che comunque sta guidando la trasformazione verso la sostenibilità. Ora aggiungiamo ambiente, biodiversità, ecosistema per le future generazioni, e la tutela degli animali. Mentre l’articolo 41 ci dice che l’iniziativa privata economica resta libera, ma è scritto nero su bianco sulla Costituzione che non deve danneggiare e non deve essere a detrimento della salute e dell’ambiente»

Brambilla: voto storico
«Dell’aggettivo storico spesso si abusa ma oggi possiamo adoperarlo propriamente e giustamente – dice Michela Brambilla presidente dell’intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e della Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, nella dichiarazione di voto a nome di Forza Italia – questo voto è un sogno che diventa realtà. Un punto d’arrivo al quale lavoro con le mie proposte di legge da tre legislature, certo, ma anche un punto di partenza per norme più stringenti contro i reati a danno dell’ambiente e degli animali, purtroppo molto diffusi».

Giovannini: grande soddisfazione
«Grande soddisfazione per l’ok del Parlamento alla modifica della Costituzione con l’inserimento della tutela dell’ambiente e del principio di giustizia intergenerazionale», afferma Enrico Giovannini ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile che da presidente dell’ASviS era stato uno dei promotori dell’inserimento. «Il MIMS – sottolinea il ministro – sta già andando nella direzione dello sviluppo sostenibile come il cambio di nome del ministero dimostra. Lavoriamo per rendere infrastrutture e mobilità più sostenibili e resilienti per questa e per le future generazioni».

Orlando: poche lettere cambiano la gerarchia dei beni da tutelare
«La tutela dell’ambiente diventa principio costituzionale. La difesa del pianeta diventa la premessa alla piena realizzazione della persona. – è il commento social di Andrea Orlando ministro del Lavoro – L’uomo, anche nella nostra Carta, riconosce che sono necessari limiti alla propria azione, pena la catastrofe. Poche lettere cambiano la gerarchia dei beni da tutelare. Un fatto importante, molto importante. Non un vincolo ma una condizione ed insieme un obbiettivo per la vita sociale ed economica».

La soddisfazione è espressa anche da altri parlamentari in modo trasversale e anche molte organizzazioni di tutela ambientale hanno espresso il loro plauso e gradimento: dal WWF a Greenpeace, dalla LAV a Legambiente, a ASviS.

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