Bilaterale Planas-Bellanova: “Nuova PAC grande sfida”
Necessario un fondo adeguato per la copertura dei rischi catastrofali. Importante la convergenza con la Spagna sulla condizionalità sociale. Indicazioni geografiche strumento prezioso della Strategia Farm to Fork. Sostegno delle fragilità alimentari e lotta agli sprechi vanno insieme
“La nuova PAC sarà una grande sfida in materia di riorganizzazione interna, perché dovremo misurarci con la costruzione di un Piano strategico che tenga insieme tutte le strategie che coinvolgono l’agricoltura”: così la Ministra Teresa Bellanova nel corso del bilaterale con l’omologo Luis Planas stamane, durante il XIX vertice intergovernativo Italo-Spagnolo in corso a Palma di Maiorca, e prima di intervenire in Plenaria. I due Paesi hanno valorizzato il carattere equilibrato dell’accordo sulla PAC raggiunto in Consiglio, auspicando una pronta conclusione dei triloghi con Parlamento e Commissone
“Ritengo molto utile”, ha proseguito la Ministra. “mantenere aperto un costante canale di confronto tra i nostri Paesi, sia a livello tecnico che politico, per condividere esperienze su temi di comune interesse in vista della programmazione futura che si articolerà intorno al Piano strategico: le politiche di adattamento ai cambiamenti climatici, le misure di mitigazione da mettere in atto per migliorare la resilienza del settore agricolo, la gestione del rischio a fronte di catastrofi naturali o le politiche volte alla riduzione dei consumi di acqua per l’irrigazione.”
“L’Italia ha infatti fortemente sostenuto la possibilità di creare un fondo per la copertura dei rischi catastrofali con risorse del primo pilastro”, ha ricordato Bellanova, “e vigileremo perché il Parlamento europeo possa sostenere e aiutarci ad ampliare questa proposta che il Consiglio ha fatto propria nell’orientamento generale”.
Quanto agli aiuti di Stato “siamo favorevoli – ha confermato Bellanova -nalla proroga del temporary framework fino al 2021 e ad un innalzamento delle soglie per gli aiuti diretti, alla luce della perdurante emergenza Covid. Abbiamo ben presenti le contrarietà della Commissione ma le decisioni saranno assunte sulla base del secondo sondaggio che verrà lanciato in dicembre. Su questo faremo sentire la nostra voce e ci auguriamo che la Spagna possa fare altrettanto”.
Parlando poi della Strategia “Farm to Fork”, dal Campo alla Tavola, la Ministra Bellanova ha sostenuto che la sua attuazione “rende la politica agricola più ambiziosa sotto il profilo ambientale ma anche per la sostenibilità dei processi produttivi agricoli e zootecnici. La Strategia dovrà accompagnare gli agricoltori con equilibrio verso il raggiungimento di elevati obiettivi ambientali, obiettivi che l’Italia condivide”, ha chiarito la Ministra, certa che “sugli eco-schemi i nostri Paesi potranno trovare numerosi punti di incontro ed incentivare lo scambio di esperienze in vista della futura programmazione.”
“Nel settore zootecnico”, ha poi proseguito Bellanova, “siamo al lavoro su un sistema di certificazione del benessere animale che considera l’approccio “One Health” nel suo complesso per migliorare la sostenibilità del processo allevatoriale, la qualità e la sicurezza alimentare, mettendo insieme le buone pratiche zootecniche e sanitarie”, ha sostenuto.
Quindi, la centralità del sostegno alle fragilità alimentari e del contrasto agli sprechi, con la messa in campo di un modello che l’Italia ritiene rilevante nell’ambito della strategia Farm to Fork. E che, con un investimento pari a 300 milioni, intreccia risposta alle fragilità, sostegno alla filiera alimentare, limitazione delle eccedenze e lotta agli sprechi.
Sempre nel quadro degli obiettivi di sostenibilità, attenzione anche al tema della protezione delle indicazioni geografiche. “Per noi – ha affermato Bellanova – rappresenta senz’altro uno strumento prezioso di quella sostenibilità economica che la Strategia vuole perseguire. Siamo soddisfatti del sostegno spagnolo al documento promosso dall’Italia sulla difesa delle IG nel quadro dei negoziati Brexit. La forte cooperazione a livello internazionale è fondamentale. A partire dall’Atto di Ginevra, nonché a livello di protezione online delle IG”.
Infine, appoggio alla trasparenza delle informazioni ai consumatori a mezzo etichettature alimentari sull’origine dei prodotti agroalimentari e volontà di assicurare che un eventuale, futuro schema di etichettatura nutrizionale europeo rifletta i valori riconosciuti della Dieta Mediterranea. “Sarebbe paradossale”, ha sottolineato Bellanova” che nel momento in cui celebriamo i dieci anni dall’inclusione della Dieta Mediterranea nel patrimonio Unesco, finissimo per penalizzare alcuni dei prodotti cardine di quella cultura alimentare”.