sabato, Febbraio 8, 2025
AgricolturaAmbiente

Anche a Civitavecchia gli alberi della discordia

A Civitavecchia è bagarre sul restyling di piazza Regina Margherita, che ospita il mercato, incorniciata da grandi lecci centenari che mitigano il clima urbano. I cittadini sono affezionati a queste vecchie chiome verdi che hanno sempre visto. Adesso il Comune ha deciso di risistemare la piazza, tagliando tutti i suoi alberi, ma non si tratta di un fulmine a ciel sereno. In realtà la precedente Amministrazione anni fa aveva lanciato un bando per la riqualificazione dell’intera zona, con l’obiettivo di preservare e migliorare le strutture del mercato, favorendo anche quelle di aggregazione.

Uno striscione  di protesta degli ambientalisti – © Archivio Civinini

La progettazione avrebbe dovuto favorire criteri di sostenibilità ambientale e di facile manutenzione, invece la piazza prima ha perso la sua storica palma e adesso rischia di perdere anche tutti i suoi lecci secolari. La cittadinanza quindi si è mobilitata con le associazioni del territorio: Forum Ambientalista ODV, LIPU Civitavecchia–Monti della Tolfa, Associazione BIOMA e ENPA Santa Marinella.

I loghi delle quattro associazioni che intendono tutelare gli alberi della piazza

Dai primi decenni del secolo scorso, piazza Regina Margherita lega la sua immagine a una corona di chiome sempreverdi grazie a 16 grandi lecci, il polmone verde del centro storico di Civitavecchia, dice Alessia Colle, delegata della LIPU locale. La piazza del mercato sarà presto sottoposta a un restyling, sicuramente necessario spiega, perché la copertura attuale non solo non tutela in modo adeguato gli operatori, ma rappresenta anche un ostacolo alla crescita degli alberi.

Sopra lo striscione si vede la vecchia copertura da rifare  – © Archivio Civinini

Come si comprende dal progetto definitivo, pubblicato sul sito del Comune, però, la piazza perderà il suo polmone verde, che offre i suoi benefici ambientali alla città e ai suoi abitanti da molti decenni. Il restyling non risparmia neanche un olmo monumentale che affianca i lecci sul lato Nord. Infatti, affermano le associazioni ambientaliste che si oppongono, è prevista una nuova copertura, spazi per i banchi dei venditori e parcheggi ma nessun albero.

La piazza perderà tutti i suoi alberi, che offrono  benefici ambientali da molti decenni – © Archivio Civinini

Nei giorni scorsi piazza Regina Margherita si è svegliata con una serie di striscioni e cartelloni, scritti e affissi in solidarietà agli alberi. Su alcuni c’è scritto: “Gli alberi non si tagliano”. Insomma, i cittadini non ci stanno e chiedono di rispettare questi giganti verdi, cosa ben possibile, secondo le associazioni ambientaliste, adottando delle opportune cautele durante la realizzazione della nuova copertura.

Siamo qui da oltre cento anni, sottolinea lo striscione degli ambientalisti – © Archivio Civinini

L’amministrazione uscente aveva commissionato una perizia fitosanitaria per giustificare l’abbattimento, secondo la quale però sarebbero irrecuperabili solo 5 alberi. Le quattro associazioni ambientaliste intendono chiedere una controperizia – spiega Simona Ricotti, responsabile locale di Forum Ambientalista – nella speranza che l’Amministrazione sia aperta al dialogo. Si tratta però di una corsa contro il tempo perché il progetto esecutivo è già stato approvato ed è andato a bando. I difensori del verde urbano, comunque, sono pronti a incatenarsi ai vecchi lecci: una piazza senza alberi, non è la nostra, dicono.

Gli alberi sono vita, ricordano le quattro associazioni ambientaliste – © Archivio Civinini

Autore

  • Giornalista Pubblicista, esperta in tecniche sociali dell’Informazione, redattrice dell’Editrice cooperativa “Il Ventaglio”, addetta stampa delle cooperative pesca della Lega (ANCP), redattrice esterna della pagina agricola de “La Voce Repubblicana”, addetta alle Pari Opportunità del Gruppo di Specializzazione agroalimentare della FNSI, divenuto UNARGA, poi consigliere dell’ARGA Lazio, è stata direttrice responsabile della testata del Gruppo Archeologico di Volontari del territorio Cerite, “L’Aruspice”, per più di dieci anni. Dal 2001 è stata funzionario del Comune di Roma, per il quale ha ottenuto l’European Computer Driving Licence (ECD), e nel 2006 è stata nominata membro supplente per l’Amministrazione comunale della Commissione Pari Opportunità. Oggi in pensione anticipata, continua a coltivare la sua passione per il giornalismo e la scrittura come figlia d’arte. Suo padre, Sergio Civinini, noto giornalista dell’agroalimentare, scomparso prematuramente, è stato per innumerevoli anni vicepresidente dell’allora Associazione Stampa Agricola, Gruppo di Specializzazione della FNSI, oggi UNARGA.

    Visualizza tutti gli articoli
Hide picture