Anche a Civitavecchia gli alberi della discordia
L’Amministrazione Comunale intende tagliare tutti i lecci secolari che incorniciano la vecchia piazza del mercato per rifarle il look. La cittadinanza però non è d’accordo e si mobilita con le associazioni ambientaliste del territorio per salvare i vecchi alberi che da sempre offrono riparo dal solleone.
A Civitavecchia è bagarre sul restyling di piazza Regina Margherita, che ospita il mercato, incorniciata da grandi lecci centenari che mitigano il clima urbano. I cittadini sono affezionati a queste vecchie chiome verdi che hanno sempre visto. Adesso il Comune ha deciso di risistemare la piazza, tagliando tutti i suoi alberi, ma non si tratta di un fulmine a ciel sereno. In realtà la precedente Amministrazione anni fa aveva lanciato un bando per la riqualificazione dell’intera zona, con l’obiettivo di preservare e migliorare le strutture del mercato, favorendo anche quelle di aggregazione.
Uno striscione di protesta degli ambientalisti – © Archivio Civinini
La progettazione avrebbe dovuto favorire criteri di sostenibilità ambientale e di facile manutenzione, invece la piazza prima ha perso la sua storica palma e adesso rischia di perdere anche tutti i suoi lecci secolari. La cittadinanza quindi si è mobilitata con le associazioni del territorio: Forum Ambientalista ODV, LIPU Civitavecchia–Monti della Tolfa, Associazione BIOMA e ENPA Santa Marinella.
I loghi delle quattro associazioni che intendono tutelare gli alberi della piazza
Dai primi decenni del secolo scorso, piazza Regina Margherita lega la sua immagine a una corona di chiome sempreverdi grazie a 16 grandi lecci, il polmone verde del centro storico di Civitavecchia, dice Alessia Colle, delegata della LIPU locale. La piazza del mercato sarà presto sottoposta a un restyling, sicuramente necessario spiega, perché la copertura attuale non solo non tutela in modo adeguato gli operatori, ma rappresenta anche un ostacolo alla crescita degli alberi.
Sopra lo striscione si vede la vecchia copertura da rifare – © Archivio Civinini
Come si comprende dal progetto definitivo, pubblicato sul sito del Comune, però, la piazza perderà il suo polmone verde, che offre i suoi benefici ambientali alla città e ai suoi abitanti da molti decenni. Il restyling non risparmia neanche un olmo monumentale che affianca i lecci sul lato Nord. Infatti, affermano le associazioni ambientaliste che si oppongono, è prevista una nuova copertura, spazi per i banchi dei venditori e parcheggi ma nessun albero.
La piazza perderà tutti i suoi alberi, che offrono benefici ambientali da molti decenni – © Archivio Civinini
Nei giorni scorsi piazza Regina Margherita si è svegliata con una serie di striscioni e cartelloni, scritti e affissi in solidarietà agli alberi. Su alcuni c’è scritto: “Gli alberi non si tagliano”. Insomma, i cittadini non ci stanno e chiedono di rispettare questi giganti verdi, cosa ben possibile, secondo le associazioni ambientaliste, adottando delle opportune cautele durante la realizzazione della nuova copertura.
Siamo qui da oltre cento anni, sottolinea lo striscione degli ambientalisti – © Archivio Civinini
L’amministrazione uscente aveva commissionato una perizia fitosanitaria per giustificare l’abbattimento, secondo la quale però sarebbero irrecuperabili solo 5 alberi. Le quattro associazioni ambientaliste intendono chiedere una controperizia – spiega Simona Ricotti, responsabile locale di Forum Ambientalista – nella speranza che l’Amministrazione sia aperta al dialogo. Si tratta però di una corsa contro il tempo perché il progetto esecutivo è già stato approvato ed è andato a bando. I difensori del verde urbano, comunque, sono pronti a incatenarsi ai vecchi lecci: una piazza senza alberi, non è la nostra, dicono.
Gli alberi sono vita, ricordano le quattro associazioni ambientaliste – © Archivio Civinini