domenica, Luglio 6, 2025
Le aziende informano

Apre un nuovo mulino a Bracciano

Il comprensorio agricolo di Bracciano non aveva un mulino per macinare cereali da molto tempo. L’ultimo, che si trovava poco distante dal centro dell’abitato, aveva chiuso più di vent’anni fa e oggi ospita un negozio d’informatica. Gli anziani ancora si ricordano di quando andavano da Fumarola a comprare la farina per la mamma. Risalendo indietro nel tempo, scopriamo che il feudatario Giorgio Santacroce, strenuus dux armorum degli Orsini, vicino al paese di Oriolo Romano, aveva fatto costruire nel 1573 un mulino che sfruttava le acque del fiume Mignone e del fosso Biscione.

I ruderi del vecchio mulino nel Parco della Mola – FAI

I ruderi dell’antico mulino, chiamato Mola del Biscione, ancora ben visibili, immersi nel verde, a poca distanza dai resti delle antiche opere di canalizzazione e delle mura perimetrali in tufo, oggi sono un luogo del cuore FAI, mentre il Parco della Mola è divenuto un Monumento Naturale. Oggi però, storia a parte, gli agricoltori non avevano più un mulino vicino per lavorare i cereali. L’azienda agricola Di Traglia, ha colto l’occasione, e dopo quattro anni di programmazione e difficoltà burocratiche ha aperto un nuovo mulino moderno, completamente automatizzato, che è stato inaugurato ufficialmente nelle settimane scorse.

Locandina dell’inaugurazione, particolare

L’azienda è nata a Bracciano circa 30 anni fa e ha sempre coltivato e prodotto grano dal cuore delle campagne del comprensorio. Nel 2016 ha iniziato a produrre una farina di altissima qualità unicamente con grano locale e macinato in modo del tutto naturale a pietra vulcanica, che mantiene inalterate le sue proprietà, senza trattamenti o aggiunte di nessun tipo. Il risultato finale è una farina ricca di nutrienti, ben visibili a occhio nudo e inconfondibili al tatto.

Nel 2016 l’azienda ha iniziato a produrre farina solo con grano locale macinato a pietra vulcanica – ©Archivio Civinini

Adesso quella stessa farina viene prodotta in casa ma in modo più moderno, secondo le nuove tecnologie. La piccola azienda a conduzione familiare ha sempre lavorato puntando alla ricerca della qualità e all’utilizzo di macchinari di ultima generazione, che consentono di avere la massima cura della materia prima. Tutte le farine prodotte dall’azienda sono di valore e garantiscono la completa tracciabilità del prodotto.

La moderna attrezzatura del nuovo mulino della piccola azienda agricola a conduzione familiare – ©Archivio Civinini

Lo scopo che ci poniamo – spiega Marco Di Traglia – è quello di allargare i nostri orizzonti anno dopo anno, con l’introduzione di nuovi prodotti per incontrare i gusti e le esigenze di un ampio ventaglio di clienti, ma anche insegnare ai consumatori la riscoperta dei veri sapori di una volta, ormai andati perduti, e l’evidente differenza in termini di qualità nutrizionale tra ciò che proponiamo noi e ciò che è reperibile nel grande commercio. Insomma, prosegue, il nostro obiettivo ultimo è quello di offrire dei prodotti di sicura affidabilità, qualitativamente sani e ricchi di proprietà nutritive.

Uno degli obiettivi dell’azienda è far riscoprire i sapori di una volta – Sito dell’azienda

L’azienda produce anche pasta artigianale con una lunga essiccazione a basse temperature, utilizzando grani di pregio, fra cui la varietà superiore Senatore Cappelli, conosciuta come “carne dei poveri” per via del suo alto contenuto proteico.

L’azienda produce anche pasta artigianale con una lunga essiccazione a basse temperature – Sito dell’azienda

Autore

  • Giornalista Pubblicista, esperta in tecniche sociali dell’Informazione, redattrice dell’Editrice cooperativa “Il Ventaglio”, addetta stampa delle cooperative pesca della Lega (ANCP), redattrice esterna della pagina agricola de “La Voce Repubblicana”, addetta alle Pari Opportunità del Gruppo di Specializzazione agroalimentare della FNSI, divenuto UNARGA, poi consigliere dell’ARGA Lazio, è stata direttrice responsabile della testata del Gruppo Archeologico di Volontari del territorio Cerite, “L’Aruspice”, per più di dieci anni. Dal 2001 è stata funzionario del Comune di Roma, per il quale ha ottenuto l’European Computer Driving Licence (ECD), e nel 2006 è stata nominata membro supplente per l’Amministrazione comunale della Commissione Pari Opportunità. Oggi in pensione anticipata, continua a coltivare la sua passione per il giornalismo e la scrittura come figlia d’arte. Suo padre, Sergio Civinini, noto giornalista dell’agroalimentare, scomparso prematuramente, è stato per innumerevoli anni vicepresidente dell’allora Associazione Stampa Agricola, Gruppo di Specializzazione della FNSI, oggi UNARGA.

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