“L’ascolto ritrovato”, per rivivere i luoghi della memoria
Paola Lorenzoni presenta, al Caffè letterario romano di San Francesco a Ripa, il suo primo romanzo, scritto sulla scia dei ricordi e del grande amore per il borgo di Bracciano. Il racconto è anche un corto realizzato con IMAIE.
di Barbara Civinini
“Un’ora non è soltanto un’ora; è un vaso colmo di profumi, di suoni, di progetti e di climi”, scriveva Marcel Proust e lei, Paola Lorenzoni, nella vita attrice di palcoscenico, si è gettata nel gorgo del tempo come per recuperare da quel vaso i suoi ricordi più cari, i luoghi della memoria, scrivendo il suo primo romanzo: “L’ascolto ritrovato”, edito da Terre Sommerse. Lo presenta al Caffè letterario romano di San Francesco a Ripa venerdì 6 novembre, con il chitarrista classico Nicola Buffa. L’incontro, in osservanza all’ultimo DPCM è stato anticipato alle 15:30.
“Il romanzo, in parte autobiografico, è la storia di una donna che in flusso emotivo di sogni e ricordi esprime la sua passione per il teatro, la vita e l’amore”, dice Paola. Un’attrice di teatro decide di tornare nei luoghi dell’infanzia e trascorre un weekend nel borgo di Bracciano, dove i rumori solitari del lago e dell’ambiente si trasformano in musica.
Nella leggerezza di un bambino che spia il mondo con un piccolo drone, la protagonista, compie un viaggio interiore, tratteggiato da forti nostalgie, per cogliere il senso e la dimensione di consapevolezze importanti da recuperare e proteggere. L’autrice sin da bambina, come tanti giovani che vivono in provincia, sognava di diventare una diva.
“Per fare questa professione ha dovuto lottare molto“, afferma. Ha debuttato con i grandi classici, nella sua Maremma, dove è nata, nel teatro allestito all’interno degli scavi archeologici di Roselle. Prima studia alla Scuola Internazionale dell’attore diretta da Alessandro Fersen e poi riesce a diventare direttore artistico di una prestigiosa rassegna di drammaturgia italiana e rappresentante legale dell’associazione “Drama Studio”, che aveva sede al Teatro Politecnico di Roma.
Dal 2003 è presidente dell’Associazione Culturale L’Esclusiva che gestisce importanti manifestazioni sulle sponde di Bracciano, quest’antico borgo lacuale a nord di Roma. Ha lavorato per il teatro anche con autori importanti come Alberto Bevilacqua, con cui ha scritto “L’Unità d’Italia” – poi divenuto il “Il curioso delle donne” – che ha debuttato nel 2014 al Teatro Piccolo Eliseo di Roma, raccogliendo consenso di pubblico e di critica.
Per il Millenario di Anguillara Sabazia ha curato l’adattamento ed è stata interprete dello spettacolo “Angela, filo invisibile“, dedicato ad Angela Zucconi, intellettuale ambientalista, e figura storica di matrice olivettiana di grande rilievo nell’impegno sociale e culturale del Paese.
“L’ascolto ritrovato” è anche un delizioso cortometraggio, la cui sceneggiatura è stata ricavata dalla stessa Lorenzoni dal romanzo, ancora prima che venisse pubblicato. Il corto è stato realizzato con il contributo dell’Istituto per la Tutela dei Diritti degli Artisti Interpreti Esecutori (IMAIE).
“Aver raccontato una storia ambientata in uno dei borghi più belli del Lazio, in cui ho lasciato un pezzo di cuore dopo averci vissuto appena otto mesi, seppur come pendolare – dice Paola – è un piccolo sogno realizzato”.