De Castro: in Ue regole più rigide per il bio
“Vogliamo che siano almeno in linea con quelle italiane. E’ la sfida che lanciamo per il nuovo Parlamento europeo”
“Rafforzare la protezione della biodiversità in Europa portando le regole sulla produzione biologica in linea con quelle più severe, imposte a livello nazionale, ai produttori agricoli italiani. È una delle grandi sfide che vogliamo affrontare nella prossima legislatura europea”, afferma il vicepresidente della commissione agricoltura dell’Europarlamento Paolo De Castro, nella giornata mondiale dedicata alla biodiversità. Solo negli ultimi tre anni, sono oltre 800mila gli ettari che in Italia si sono convertiti al biologico, con una crescita del 71% negli ultimi sette anni. Il biologico in Italia viene coltivato sul 15,4% della superficie nazionale, per 1,9 milioni di ettari da oltre 75.000 imprese.
Per De Castro quindi, “non è accettabile che la normativa europea sul biologico non preveda limiti per la presenza di contaminanti per le produzioni bio. Non è neppure equo che i produttori italiani – per garantire i più elevati livelli di trasparenza e qualità – debbano rispettare vincoli più stringenti di quelli europei per non vedere declassate le loro produzioni”.
“Se Il nostro Paese – dice l’eurodeputato Pd candidato alle elezioni europee del 26 maggio nella circoscrizione Nord-Est – ha il primato in Europa per la ricchezza della sua biodiversità, è soprattutto grazie ai nostri agricoltori, veri e propri custodi del territorio e del paesaggio.
“L’agricoltura – conclude De Castro – è la soluzione al rischio di perdita di biodiversità, non la causa. Dobbiamo continuare a lavorare in futuro per salvaguardare e rafforzare il ruolo fondamentale dei nostri agricoltori”.