Zafferano, un “tesoro” coltivato anche nel Lazio
Tra i tanti tipi di oro esistenti (oltre al classico giallo, all’oro bianco e all’oro nero) c’è anche l’oro…giallo zafferano. Sì, perché adesso in Italia sembra esserci la corsa a questo tipo di oro, che vale all’incirca 20 euro al grammo. Un prodotto d’eccellenza, raffinato, dal sapore e dal profumo particolare, fatto apposta per esaltare pietanze prelibate e per dare maggior vigore ad articoli sopraffini come – ad esempio – il miele d’acacia. Questa ricercatissima spezia si ricava dallo stimma del Crocus Sativus, una pianta della famiglia delle iridacee originaria del’Asia minore, coltivata – in Italia – soprattutto nelle Marche, in Abruzzo e in Sardegna. Una coltura difficile, anche se redditizia, nella quale hanno cominciato a cimentarsi molti giovani anche nel Lazio, soprattutto nelle zone collinari dove il bulbo del Crocus sembra aver trovato terreno adatto e fertile. Così la produzione di Za-Faran, questo il suo nome arabo, sta diventando l’alternativa principe per molti nuovi agricoltori, come Micaela Vittori, una laurea in Statistica nel cassetto – perché inutile dal punto di vista lavorativo – e tanta voglia di vivere all’aria aperta, insieme a marito e figli, lontano dal caos della città.