venerdì, Novembre 22, 2024
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Falso Olio EVO. Martina: rafforzati controlli su filiera

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“Seguiamo con attenzione l’evoluzione delle indagini della Procura di Torino, perché è fondamentale tutelare un settore strategico come quello dell’olio d’oliva italiano. Da mesi abbiamo rafforzato i controlli, soprattutto in considerazione della scorsa annata olearia che è stata tra le più complicate degli ultimi anni. Nel 2014 il nostro Ispettorato repressione frodi ha portato avanti oltre 6 mila controlli sul comparto, con sequestri per 10 milioni di euro. È importante ora fare chiarezza per tutelare i consumatori e migliaia di aziende oneste impegnate oggi nella nuova campagna di produzione”.

Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, interviene a proposito delle indagini aperte dalla Procura di Torino sull’olio venduto come «extravergine» che in realtà non lo era. Si trattava infatti di semplice olio d’oliva, meno pregiato e soprattutto meno costoso. La Procura lo ha stabilito dopo aver fatto analizzare dei campioni di bottiglie prelevate nei supermercati dai carabinieri del Nas.

Le analisi sono state eseguite dopo la segnalazione pervenuta lo scorso giugno dal mensile dei consumatori «Il Test» che aveva fatto analizzare 20 bottiglie di olio extravergine tra le più diffuse nei supermercati italiani: nove oli su 20 erano stati bocciati all’esame organolettico eseguito dal Laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Il pm Raffaele Guariniello, al quale era quindi pervenuto un esposto per ogni etichetta, ha iscritto sul registro degli indagati per frode in commercio i responsabili legali di sette aziende produttrici di olio: Carapelli, Bertolli, Sasso, Coricelli, Santa Sabina, Prima Donna e Antica Badia. E’ stato informato dell’indagine anche il ministero delle Politiche agricole.

Per essere classificato come extravergine, l’olio deve rispettare parametri chimici (ad esempio un contenuto di acidità libera inferiore a 0,8 gr/litro) e organolettici. Questi ultimi vengono rilevati nel cosiddetto «panel test», obbligatorio per legge: viene effettuato da un gruppo di esperti allenati all’assaggio degli oli che ne valutano e certificano sapore, colore, odore e aspetto.

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